Per approfondire:
C’è il rischio che le operazioni belliche coinvolgano l’area di esclusione del disastro di Chernobyl occupata dai russi – e dove il passaggio dei mezzi pesanti russi ha già portato al sollevamento in atmosfera di molta polvere radioattiva – ma anche che la guerra coinvolga anche gli altri 15 reattori nucleari attivi in Ucraina. E in teoria, ancorché improbable, c’è anche un altra potenziale minaccia: che Putin insceni un falso attacco ucraino contro una centrale nucleare, per dare la colpa a Kiev del disastro. Sono molte le preoccupazioni del chimico Sergii Mirnyi, che fu un capo plotone dosimetristi dell’esercito sovietico durate l’incidente del 1986, poi "liquidatore" e da allora è osservatore puntuale del disastro di Chernobyl. Ucraina, l'uso dell'atomica può scatenare un golpe contro Putin Dottor Mirnyi, pare che l'aumento del fondo di radiazioni registrato nella zona di Chernobyl sia dovuto al passaggio dei mezzi blindati russi, che hanno sollevato il terreno contaminato, creando nubi di polvere radioattive. È così? “Esattamente. Le truppe russe hanno attraversato la zona protetta con centinaia di carri armati e mezzi blindati, solevando grandi nubi di polvere. Il problma è che la polvere nella zona di Chernobyl non è solo polvere: sostiene anche sostanze radioattive e quindi il livello delle radiazioni è aumentato. Intendiamoci, il livello non è fatale. Ma attenzione, la logica della zona di esclusione era quella di conservare al massimo, intatte, le aree dove si trovano questi radionuclidi. I mezzi blindati russi li hanno sollevati in aria. Ricadranno a terra, ma sono stati resi più attivi. Per ora niente panico: non ci sono conseguenze al di fuori della zona di esclusione di Chernobyl e i danni saranno solo per i soldati russi in zona, che fatalmente assorbiranno parecchie radiazioni. Ma quello che ha fatto la Russia è un crimine. Il sequestro impianti nucleari, è contro tutte le regole internazionali“. Putin, l'ultima ...
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