I Kadyrovtsy ceceni alle porte di Kiev. Chi sono e cosa possono fare

I fedelissimi del presidente ceceno, anche lui vicino alla capitale ucraina, sono stati accusati a più riprese di atti violenti contro i civili, rapimenti, torture e omicidi

Roma, 14 marzo 2022 - Se Ramzan Kadyrov, il sanguinario leader ceceno e i suoi spietati Kadyrovtsy, sono alle porte di Kiev significa che l'assalto alla capitale ucraina è prossimo. Il fedelissimo di Vladimir Putin, che governa la Repubblica di Cecenia russa con il pugno di ferro, si è mostrato in Ucraina insieme ai suoi uomini, pubblicando sull'account Telegram un video mentre in mimetica definisce i piani di guerra. In un altro post invita le forze ucraine alla resa "o sarete finiti". Le autorità di Kiev sono a conoscenza della presenza sul campo di Kadyrov, e gli stessi media ceceni lo hanno mostrato con i soldati. E Kiev trema: un ex parlamentare ucraino è arrivato a offrire una casa con un appezzamento di terreno vicino a Kiev a chi riuscirà a uccidere il leader ceceno.

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Sommario

Dov'è Kadyrov

Il presidente ceceno Ramzan Kadyrov, 45 anni, nel video postato su Telegram sarebbe, come lui stesso afferma in un altro post, a Hostomel, un aeroporto vicino a Kiev preso dai russi nei primi giorni di guerra. Mentre secondo l'Intelligence militare ucraina, ha reso noto il ministro degli interni, Anton Gerashchenko, sarebbe nascosto in un seminterrato di Ivankov, sempre nel distretto di Kiev, ma più lontano dello scalo del video. Infine Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che "non ha informazioni" sull'eventuale presenza di Kadyrov in Ucraina.

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Perchè Kiev teme Kadyrov

Secondo Kadyrov l'offensiva in Ucraina è lenta perché i russi non sono abbastanza spietati, arrivando a chiedere a Putin di "chiudere gli occhi di fronte a tutto e consentirci di farla finita in un paio di giorni".  Yevhen Rybchynsky, che conosce la fama di "soldato di Putin" di Kadyrov, ha promesso casa e terra su Facebook a chi lo elimina: "Se Kadyrov è davvero vicino a Kiev, allora ogni combattente delle forze armate e della difesa terroristica deve porsi l'obiettivo di distruggere questa vergogna del popolo ceceno e dell'alleato di Huila. Prometto che la testa di Kadyrov è una casa di 40 acri vicino a Kiev!". Ma perché il leader ceceno scuote così tanto la difesa ucraina?  Kadyrov, uomo forte di Putin in Cecenia, è stato più volte accusato dalle ONG internazionali di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso, che governa con le armi e il terrore. Lui stesso è stato un combattente a capo una forza paramilitare i famigerati 'kadyrovtsy', che in Cecenia, e non solo, si sono macchiata di azioni violente contro i civili, torture, rapimenti e arresti arbitrari e omicidi.   "L'altro giorno eravamo a circa 20 km da voi nazisti di Kiev e ora siamo ancora più vicini", ha scritto sui social, invitando le forze ucraine ad arrendersi "o sarete finiti". Ma arrendersi a lui sarebbe pericoloso. A Mariupol i suoi kadyrovtsy tengono sotto assedio da giorni la città, decisi ad annientare l'odiato battaglione ultranazionalista ucraino Azov, e con in mente la promessa fattagli da Kadyrov prima della partenza: una taglia di 500.000 dollari "per la testa di ciascuno degli ufficiali" di estrema destra ucraini. Il figlio dell'ex presidente Akhmad Kadyrov (che fu ribelle contro la Russia nella prima guerra cecena, dal '94 al '96, e con Mosca nella seconda per i troppi mujahedin stranieri, dal '99 al '09), ucciso in un attentato nel 2004, divenne prima vice ministro, poi primo ministro reggente nel 2005 quando morì anche il premier Sergei Abramov. Poi capo della repubblica cecena dal 15 febbraio 2007. 

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I violenti Kadyrovtsy

I Kadyroviti, o Kadyrovtsy ("Seguaci di Kadyrov"), sono un gruppo paramilitare ceceno creato da Akhmad Kadyrov, il padre di Ramzan, nel 1994 per combattere i russi nella guerra separatista della Repubblica cecena di Ichkeria, proclamata dal leader secessionista ceceno Džochar Dudaev nel 1991.

Nella seconda guerra cecena invece sono schierati dall'altra parte: Kadyrov padre è passato al soldo di Mosca e i combattenti Kadyrovtsy si sono battuti contro i separatisti e le forze jihadiste. I paramilitari della forza speciale del presidente sono stati impiegati in azioni di guerriglia, ma anche in operazioni di polizia contro i sospetti ribelli e fiacheggiatori, dove non sono mancate accuse di torture e omicidi. Nel 2006 i Kadyrovtsy sono stati 'legalizzati' diventando ufficialmente il reggimento motorizzato del Ministero degli affari interni. Con Kadyrov presidente ceceno, nel 2007 sono diventati a tutti gli effeti il servizio di protezione personale del presidente, o per altri i suoi scagnozzi.

Violazioni dei diritti umani, rapimenti, sparizioni forzate, torture e omicidi, sono alla base dell'azione dei Kadyrovtsy. Una violenza su cui si basa il governo autocratico di Kadyrov, accusato anche di una campagna di persecuzione contro gli omosessuali. Nel 2017 il giornale Novaya Gazeta lo accusò delle violenze omofobe, e Kadyrov rispose  "non ci sono gay in Cecenia". C'è anche il sospetto nel 2015 alcuni sicari Kadyrovtsy avessero ucciso l'ex vice premier russo, Boris Nemtsov, suo grande critico.

Il numero reale dei Kadyrovtsy non si sa, si parla di 5.000, ma potrebbero essere motli di più da quando sono una formazione militare ufficiale. Molti sono veterani delle guerre cecene, e adesso di quelle in Siria. Dalla Cecenia secondo i media di Grosny sono partiti almeno 70 mila combattenti. Ma non tutti pensano che le forze speciali cecene possano fare la differenza, anzi alcuni esperti militari ritengono sia più la paura mediatica, che una reale minaccia. 

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