Ucraina, il dramma dei bambini vittime o profughi di guerra. "Almeno 16 morti"

Save the Children: "Attacchi a scuole mettono in pericolo 7,5 milioni di bimbi". Soleterre a fianco dei pazienti oncologici. La denuncia dell'arcivescovo di Kiev: "Bambini e donne sui carri armati per farne lo scudo umano"

Roma, 28 febbraio 2022 - La piccola Polina frequentava l'ultimo anno di scuola elementare a Kiev. E poi c'è Alisa, che non è riuscita a spegnere le candeline del suo ottavo compleanno perchè è stata portata via dal bombardamento del suo asilo. Sono tante, troppe, le giovani vittime della guerra in Ucraina. E il drammatico bilancio si aggrava di giorno in giorno. Stando a quanto riferito dallo stesso presidente ucraino, Vladimir Zelensky, in un video messaggio postato su Facebook, finora sono "16 i bambini uccisi" e "45 altri sono stati feriti negli ultimi quattro giorni". Oggi è stato il tennista numero uno al mondo, il giocatore russo Daniil Medved, a chiedere la pace nel mondo "a nome dei bambini", mentre Save the Children ha avvertito che è in pericolo la vita e il futuro di "7,5 milioni" di piccoli. 

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In questi quattro lunghi giorni di combattimenti, ha portato un po' di speranza la nascita della piccola Mia, venuta al mondo sotto le bombe nella metropolitana. Ma tra vittime e profughi, il prezzo della guerra è troppo alto. Come racconta la Bbc, già nel primo giorno di invasione, in Ucraina meridionale una famiglia di 5 persone, nel tentativo di sfuggire all'avanzata russa, è rimasta vittima degli attacchi. E non lontano, nel sud-est del Paese, in due villaggi anche la popolazione di etnia greca è stata colpita dalla tragedia. Sabato, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha parlato con "tristezza e rabbia" della morte di 10 civili di origine greca uccisi da attacchi aerei russi vicino alla città portuale di Mariupol. "L'esercito russo non fa nessuna differenza tra asili nido, officine, istituti per gli orfani: sono tutti bersagli militari per loro e questa è una cosa terribile", ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Vediamo chiaramente che l'esercito russo ha un solo ordine, quello di distruggere - ha aggiunto -, ma noi ricostruiremo e riusciremo a proteggere il nostro Paese".

Sommario

La nascita della piccola Mia
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"Attacchi alle scuole mettono in pericolo 7,5 milioni di bimbi"

Gli attacchi alle scuole in Ucraina stanno mettendo in pericolo la vita e il futuro dei 7,5 milioni di bambini del paese. Sarebbero decine i bambini uccisi nei combattimenti, che hanno riguardato anche il bombardamento di strutture educative in tutto il paese, bilancio che però sembra aumentare di ora in ora. Come riferisce un report di Save the Children, dal 2014 sono 750 le scuole distrutte, danneggiate o costrette a chiudere a causa del conflitto nell'Ucraina Orientale, interrompendo l'accesso all'istruzione per migliaia di bambini. Molti minori e le loro famiglie, inoltre, erano troppo spaventati per frequentare e angosciati dalla presenza di soldati armati negli edifici scolastici.

Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, almeno sei strutture educative sono state bombardate negli ultimi giorni e due insegnanti sono stati uccisi venerdì, in una scuola a Gorlovka, nell'Ucraina orientale, che è stata bersagliata da un missile. Un asilo e un orfanotrofio sono stati colpiti e danneggiati a Okhtyrka: tra le 6 vittime, c'era una bambina di appena sette anni. Nella parte est del Paese, le scuole sono state chiuse il 21 febbraio con l'intensificarsi delle ostilità, lasciando circa 350.000 bambini senza accesso all'istruzione. In altre aree, dove ancora le scuole sono aperte, alcune testimonianze - riferisce sempre Save The Children - hanno riportato che i genitori mandano a scuola i loro figli con addosso adesivi che riportano il gruppo sanguigno, perché temono che possano essere feriti.

Un bambino guarda fuori dalla finestra a Severodonetsk
Un bambino guarda fuori dalla finestra a Severodonetsk

Soleterre a fianco dei pazienti oncologici

"Stiamo costantemente garantendo le terapie oncologiche ai 15 piccoli pazienti ricoverati presso l'Istituto nazionale del cancro di Kiev. I bambini al momento stanno continuando le cure nel seminterrato dell'ospedale per proteggersi da eventuali bombardamenti". Non ha mai lasciato soli i suoi piccoli pazienti l'associazione Soleterre, di cui il presidente Damiano Rizzi offre gli ultimi aggiornamenti. "Con loro ci sono le famiglie, i medici e il primario del reparto - ha spiegato -. Altri bambini sono stati invece trasferiti nel reparto di oncologia pediatrica all'ospedale di Ternopil, più ad ovest rispetto a Kiev".

"Anche all'ospedale di Leopoli - ha precisato Rizzi - le cure per i bambini malati di leucemia continuano. Abbiamo comprato tutti i farmaci possibili all'interno del Paese e ora l'obiettivo è quello di farne arrivare altri dall'Europa". Intanto, sabato sera, quando si era diffusa la notizia di un attacco all'ospedale oncologico di Kiev con la morte di un bambino, Soleterre, in una nota, aveva chiarito: "Soleterre precisa, sulla base di informazioni raccolte da propri operatori sanitari a Kiev, che il bambino ucciso non era un paziente dell'ospedale pediatrico Okhmadyt. La conferma ci è inoltre venuta dal capo reparto oncologia pediatrica dell'Ospedale Okhmadyt Oleksandr Lysytsia, il quale ha confermato che la struttura non è stata colpita. Non è stato colpito l'ospedale anche perche' sarebbe un autentico crimine di guerra secondo le convenzioni internazionali. Tutte le strutture di oncologia pediatrica sono segnalate e le coordinate comunicate ad entrambe le parti belligeranti. Il povero bambino e' stato ucciso sulla strada a causa dei combattimenti e morto dissanguato in ospedale nel tentativo di salvarlo".

Una foto pubblicata dalla ong Fondazione Soleterre
Una foto pubblicata dalla ong Fondazione Soleterre

Bambino Gesù

L'ospedale Bambino Gesù ha dato "la disponibilità ad accogliere un numero importante di bambini malati oncologici dall' Ucraina affinché possano continuare le cure", è quanto ha dichiarato Mariella Enoc, presidente dell'ospedale, che ha parlato di questa possibilità al premier Mario Draghi, al ministero degli Esteri italiano, alla Croce Rossa Internazionale. "È stato informato anche Papa Francesco che sicuramente accoglierà molto volentieri l'iniziativa. Lui sta dialogando in molti modi. Questa è la diplomazia della misericordia. Abbiamo sempre accolto bambini provenienti da zone di guerra".

La denuncia dell'arcivescovo di Kiev

"Che il dialogo e la diplomazia vincano sulla guerra''. È l'auspicio di Sviatoslav Shevchuk,arcivescovo di Kiev. ''Siamo al quinto giorno della guerra sanguinosa, disumana e crudele - osserva Shevchuk -. Abbiamo anche visto le atrocità e il volto disumano di coloro che ci uccidono''. Facendo riferimento alle azioni dell'esercito russo, Shevchuk denuncia chi mette ''bambini e donne sui carri armati per farne lo scudo umano, per portare morte e distruzione nel cuore, all'interno dell'Ucraina. Ma noi resistiamo. Resistiamo in preghiera. Per il nostro esercito. Per la nostra Patria. Per il nostro paziente, ma sofferente popolo ucraino di cui, secondo l'Onu, oggi abbiamo quasi quattrocentomila profughi. In meno di cinque giorni. Ma noi resistiamo. Resistiamo in preghiera''. 

Profughi ucraini scappano dalla guerra
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