Ucraina e profughi con animali: ok del ministro all'ingresso senza documenti veterinari

La circolare in Pdf. Non servirà il passaporto europeo. Lo avevano chiesto Oipa e Lav. Il diario di una veterinaria dal fronte. "Strage al canile"

Roma, 2 marzo 2022 - Guerra Ucraina e profughi in fuga con gli animali. Nell'emergenza, il ministro della Salute Roberto Speranza con una circolare ha autorizzato l’ingresso in Italia anche a cani o gatti sprovvisti di passaporto europeo (Pet Passport) e di documentazione sanitaria.

La richiesta era partita da Oipa e Lav. In particolare, l’organizzazione internazionale protezione animali aveva inviato una lettera al ministro per chiedere la deroga al Regolamento Europeo 576/2013. Il governo italiano si è allineato così a quanto era già stato deciso da molti Paesi confinanti con l’Ucraina. Paesi che in questi giorni stanno accogliendo decine di migliaia di persone in fuga dalla loro terra.

Il pdf della circolare

"Strage al canile"

L'ultimo dramma raccolto da Oipa International ci porta a immagini che sgomentano, il rifugio di Makariv "sarebbe stato colpito da una bomba, stiamo cercando di capire - spiega Valentina Bagnato dell'organizzazione protezione animali -. C'erano volontari al lavoro, con più di mille animali". Ma prosegue anche la gara della solidarietà. "Non si possono portare cibo e medicine, stiamo cercando di dare aiuti economici", è il progetto.

 

Diario di una veterinaria al fronte

Nella tragedia, prosegue il lavoro instancabile dei veterinari. Natalya Mazur, che dirige il rifugio comunale di Kiev e diverse cliniche per animali, in questi giorni sta facendo la spola da un luogo all’altro, e quando non riesce fisicamente ad arrivare dà consulenze telefoniche. Usa i social per lanciare appelli e infaticabili campagne di aiuti per cibo e medicine. Scrive: “Oggi per il secondo giorno consecutivo non riusciamo a raggiungere il rifugio di Borodianets. Ma gli animali che si trovano nell’ospedale dei distretti di Desnyansky e Podilskyi vengono nutriti ogni giorno e curati“. Infonde coraggio, i post si concludono con l’invito ad essere forti, seguiti dal simbolo del braccio di ferro e della bandiera ucraina.