Ucraina, la Russia cambia il comando delle truppe: chi è Alexander Dvornikov

La riorganizzazione riferita dalla Bbc. Nessuna grande città è caduta in mano russa e ora Mosca prova a cambiare stategia

Vladimir Putin (a sinistra) con Alexander Dvornikov (ultimo a destra). Foto Ansa

Vladimir Putin (a sinistra) con Alexander Dvornikov (ultimo a destra). Foto Ansa

Roma, 9 aprile 2022 - La Russia avrebbe riorganizzato il comando delle sue truppe in Ucraina. A sostenerlo è il canale tv britannico 'Bbc': riferisce che il generale Alexander Dvornikov (nella foto con Vladimir Putin durante un'esercitazione nel Mar Nero nel 2020) sarebbe stato incaricato delle operazioni nel Paese. La decisione di delegare a Dvornikov, spiega la Bbc che cita fonti occidentali, sarebbe legata "allo scarso coordinamento finora tra i diversi comandi". Fino a questo momento le truppe entrate in Ucraina erano organizzate e comandate separatamente in base al distretto da cui provenivano i battaglioni.

"A Mariupol 'operazione di pulizia' dei soldati russi: civili uccisi in strada"

Ecco allora un nuovo comando delle operazioni, dopo che, nonostante settimane di guerra, nessuna grande città è caduta in mano russa. Dvornikov, comandante del distretto militare meridionale, quindi, "sarebbe stato incarico di fornire un migliore coordinamento".

Si tratta di un generale "che ha una vasta esperienza delle operazioni russe in Siria". Ora Mosca vuole raggiungere obiettivi (almeno il Donbass) che possano portare a dichiarare una qualche forma di successo entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria nella seconda guerra mondiale.

L'esercito di Putin si concentra dunque a Est e sulla creazione di un corridoio con la Crimea, conquistando definitivamente Mariupol. Le truppe russe si starebbero riorganizzando in Ucraina orientale per poi spostarsi verso Kharkiv, per uscire dal pantano.

Approfondisci:

"Dare tank e jet a Kiev è un rischio. La Nato al limite della linea rossa"

"Dare tank e jet a Kiev è un rischio. La Nato al limite della linea rossa"

Secondo il Pentagono, alcune unità militari russe hanno subito perdite così pesanti da essere praticamente annientate e comunque più in generale tra il 15 e il 20 per cento della forza mobilitata da Mosca per l'invasione è andata perduta. A sentire il portavoce John Kirby, molti battaglioni sono stati riportati in Russia e Bielorussia per riprendersi e rifornirsi prima che vengano spostati verso il Donbass; le unità dovrebbero anche riempire i ranghi dei soldati che sono rimasti uccisi, feriti o catturati. "Ma non è chiaro se le unità militari più compromesse verranno mai riformate o magari riunite ad altre". La Nato ritiene che in Ucraina siano rimasti uccisi tra i 7.000 e i 15.000 soldati russi, dati che il Pentagono non conferma. In precedenza, una fonte del Pentagono aveva però ipotizzato che Mosca stia cercando di reclutare "più di 60mila" uomini, tra nuovi coscritti e riservisti mobilitati.