Pugnala al cuore il pedofilo che la violentò. Il giudice: "No carcere e pago io le spese"

"Sarebbe un disonore mandarti in carcere"

violenza sui minori (foto d'archivio)

violenza sui minori (foto d'archivio)

Bradford, 21 aprile 2016 - Aveva solo 8 anni, quando lui la violentò. E ne aveva 14, lo scorso novembre, quando lo andò a cercare nella sua casa di Bradford, in Gran Bretagna, per colpirlo al cuore con un coltello da cucina. Non lo uccise, il pedofilo che aveva abusato di lei si salvò per pochi centimetri. O secondi. Il giudice Jonathan Durham Hall, chiamato a emettere un verdetto sul caso, si è rifiutato di condannare al carcere a questa adolescente britannica, le cui generalità non possono essere fornite per ragioni legali. "Sarebbe un disonore mandare in prigione una sopravvissuta come te", ha detto prima di leggere la sentenza. "Se qualcuno dovesse provarci, pagherò io le spese legali per difenderti"

I FATTI - La violenza sessuale risale a 7 anni fa. Si va a processo, l'uomo nega ogni accusa. La Corte gli risparmia, imponendogli i servizi sociali. E' a quel punto che la sua vittima, ancora bambina, si sente abbandonata dal sistema. Come riporta il Daily Mail, viene allontanata da scuola per problemi comportamentali. E' ossessionata da quell'uomo, convinta che un giorno lui tornerà a prenderla. Fino al novembre scorso, quando lo va a cercare a casa e lo accoltella davanti ai suoi due figli. "Ora ti uccido", gli dice prima di sferrare il colpo. L'arma sfiora il suo cuore, recidendo alcune arterie che pompano sangue al ventricolo destro. I paramedici intervenuti sul posto prima, i chirurghi poi, riescono a salvarlo. Lei torna a casa, abbraccia sua zia. "Dì alla mamma che le voglio bene". Poi si costituisce. L'accusa è di tentato omicidio, si va a processo.  "E' un caso eccezionale che necessita un trattamento eccezionale", ha sentenziato il giudice Durham Hall. Niente carcere, ma due anni di riabilitazione in una comunità di recupero.