Roma, 3 luglio 2022 - La guerra tra Russa e Ucraina vive l'ennesima giornata di bombe e sangue. Lysychansk sarebbe caduta in mano russa, mentre Kiev bombarda l'aeroporto di Melitopol, sede delle truppe di Mosca. Che, per la prima volta, ammette l'affondamento di una sua grande nave. Sul conflitto aleggia, intanto, la minaccia della Bielorussia con Lukashenko che ieri ha accusato Kiev di aver sparato missili contro il proprio territorio. Dichiarazioni che insinuano il sospetto di un possibile ingresso in guerra, a breve, di Minsk. Aeroporto di Melitopol Potenti esplosioni intorno alle tre di notte si sono registrate nel perimetro dell'aeroporto di Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata dall'esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Enorme colonna dei fumo sull'area, con le conseguenze dell'attacco visibili anche a decine di chilometri da Melitopol. Secondo i media ucraini i civili non avrebbero potuto accedere ai rifugi antiaerei, bloccati dai russi. Molti residenti starebbero tentando di lasciare la città. E in Russia si registrano esplosioni nella città di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, dove si contano almeno tre morti. Lugansk e Donbass La Russia afferma di aver conquistato la città di Lysychansk e l'intera regione del Lugansk nell'Ucraina orientale. Ieri Kiev smentiva la presa dell'ultima città del Lugansk ma stamattina il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych aveva ammesso la possibile caduta della città gemella di Severodonetsk. Però, fa sapere Kiev, la battaglia per il Donbass non è ancora finita: anche se la Russia conquista tutto il Lugansk non siamo al game over, ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak alla Bbc, aggiungendo che ci sono "altre grandi città nell'area del Donbass, in particolare nella regione di Donetsk" che sono sotto il controllo delle forze armate ucraine. "Queste sono città che negli ultimi due giorni sono state bersaglio di severi attacchi missilistici, bombardamenti di artiglieria", ha detto. Sak ha affermato che l'Ucraina è fiduciosa e sta ricevendo sostegno dai suoi alleati occidentali. La nave affondata Per la prima volta la Russia ammette invece l'affondamento di una propria grande nave. La Saratov sarebbe stata fatta colare a picco dal suo equipaggio "per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell'incendio scoppiato" dopo che un missile ucraino l'aveva colpita nel porto di Berdyansk il 24 marzo. Un post di Telegram di un funzionario nominato dalla Russia nell'Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, dichiara che missili balistici Tochka-U avevano preso di mira il porto controllato dai russi. La nave sarà rimorchiata a Kerch, in Crimea.