Twitter, Musk sospende profili di giornalisti. Interviene l'Onu

Il magnate silenzia una decina di account che si occupano delle vicende dell'azienda e del nuovo proprietario. Le Nazioni Unite: "Precedente pericoloso". E l'Ue minaccia sanzioni

Elon Musk e alcuni dei profili sospesi

Elon Musk e alcuni dei profili sospesi

San Francisco, 16 dicembre 2022 - Non c'è nemmeno un giorno tranquillo nella sede centrale di Twitter da quando Elon Musk ha messo sottosopra la società. Ieri sera, il ceo intransigente ha sospeso i profili di una serie di giornalisti e di altre voci indipendenti che ordinariamente scrivonodel miliardario. Ufficialmente la società di San Francisco non ha dato alcuna spiegazione per la misura né alcun preavviso, ma il patron di Tesla sul suo profilo ha accusato i giornalisti di aver postato "le coordinate per un assassinio" rivelando informazioni private su di lui. "Criticarmi tutto il giorno va benissimo, ma segnalare la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia no", ha attaccato. In realtà, secondo un'analisi del Washington Post, nessuno dei giornalisti sospesi ha mai fornito dettagli personali sul miliardario. Ieri Musk aveva minacciato vie legali contro uno studente della Florida che avrebbe seguito gli spostamenti del jet privato del magnate.

In aprile l'uomo più ricco del mondo aveva detto di sperare che "persino i miei critici peggiori restino su Twitter perché questo è ciò che significa la libertà di parola". Evidentemente ha cambiato idea. 

I profili sospesi

Ryan Mac del New York Times, Donie O'Sullivan della Cnn, Drew Harwell del Washington Post, Matt Binder di Mashable, Micah Lee di The Intercept, Steve Herman di Voice of America, sono tutti giornalisti di alto profilo che avranno il profilo bloccato per 7 giorni. Sospesi anche i reporter indipendenti Aaron Rupar, Keith Olbermann e Tony Webster. Stessa misura per l'account di Mastodon, piattaforma nota come alternativa a Twitter. Il proprietario dell'account @ElonJet, però, non se l'è cavata con una semplice sospensione: ieri Musk ha avviato azioni legali nei confronti dello studente. "Criticarmi tutto il giorno va benissimo, ma doxxare (diffondere pubblicamente informazioni private) la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia non lo è", ha scritto il numero uno di Twitter.

L'Ue minaccia sanzioni

Per l'Unione europea, "le notizie sulla sospensione arbitraria dei giornalisti sono preoccupanti". "La legge sui servizi digitali dell'Ue richiede il rispetto della libertà dei media e dei diritti fondamentali - spiega Vera Jourova, vice presidente della Commissione europea -. Elemento rinforzato sotto il nostro Media Freedom Act. Elon Musk dovrebbe esserne consapevole. Ci sono linee rosse. E sanzioni, presto". "La libertà di stampa non può essere attivata e disattivata a piacimento. I giornalisti qua sotto non possono più seguire, commentare e criticare neanche noi. Abbiamo un problema con questo, Twitter". Così, invece, la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock

Onu: precedente pericoloso

E sul caso è intervenuto anche l'Onu che parla di "precedente pericoloso". Le Nazioni Unite sono "molto turbate" dalla sospensione arbitraria decisa da Elon Musk - ha detto il portavoce - che "costituisce un pericoloso precedente in un momento in cui i giornalisti di tutto il mondo devono affrontare censura, minacce fisiche e anche peggio".