Martedì 16 Aprile 2024

Putin: "Un colpo alla schiena". Obama: Ankara ha diritto di difendersi

Il presidente russo, parlando del jet abbattuto dai turchi, ha detto che "avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia".

Vladimir Putin informato che la Turchia ha abbattuto un jet russo (AFP)

TOPSHOTS Russian President Vladimir Putin reacts during a meeting with Jordanian King Abdullah II (not pictured) at the Bocharov Ruchei state residence in Sochi on November 24, 2015. President Vladimir Putin on November 24 insisted that a Russian warplane shot down by a Turkish jet was flying over Syrian territory and did not pose any threat to Turkey. AFP PHOTO / POOL / MAXIM SHIPENKOV

Mosca, 24 novembre 2015  - "Un colpo alla schiena" è quanto ha dichiarato Vladimir Putin, parlando dell'abbattimento del jet militare russo da parte delle forze armate turche, al re di Giordania Abdullah II. E mentre Mosca esclude che la Russia possa minaccia militarmente la Turchia, il pesidente degli Stati Uniti Barack Obama sottolinea che "La Turchia ha il diritto difendere il proprio territorio".

PUTIN - Il presidente russo ha ribadito che l'aereo non aveva sconfinato in Turchia e che l'azione di Ankara "avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia". L'attacco al jet russo è stato portato da un F16 turco con un missile aria aria mentre il velivolo era in territorio siriano, ad 1 km dal confine turco, e conduceva operazioni contro l'Isis a nord di Latakia. Il presidente russo ha così smentito che l'aereo fosse stato abbattuto dalla contraerea, che presupponeva un sconfinamento.

Putin ha poi denunciato l'atteggiamento di Ankara che "invece di stabilire un contatto immediato con la Russia dopo l'incidente con il Su-24, ha fatto appello alla NATO come se fosse un loro aereo ad essere stato colpito da uno russo". 

"Abbiamo sempre trattato la Turchia come non solo un vicino, ma come uno stato amico. Non so chi aveva bisogno di ciò che è successo, comunque non noi".