La Turchia sconfina in Iraq per colpire le basi curde, irritazione a Baghdad

L'obiettivo di Erdogan erano i guerriglieri del Pkk, il movimento armato che tutela gli interessi del suo popolo in patria. Già uccisi almeno 26 suoi membri

Il leader del Pkk curdo Abdullah Ocalan, da 21 anni in carcere e Imrali, sul mar Nero

Il leader del Pkk curdo Abdullah Ocalan, da 21 anni in carcere e Imrali, sul mar Nero

Ankara - L‘esercito turco ha lanciato un‘operazione contro le basi del gruppo armato curdo Pkk nel nord dell‘Iraq vicino al confine con la Turchia. Lo fa sapere il ministro della Difesa Hulusi Akar, parlando di attacchi aerei durante la notte nelle regioni di Zap, Metina e Avasin Basyan. Secondo il ministero della Difesa, sono stati distrutti rifugi, depositi di munizioni, tunnel e basi delle forze curde. 

Membri delle squadre speciali dell‘Esercito sono operative sul campo e vengono utilizzati anche elicotteri d‘attacco, droni e componenti di artiglieria. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che l‘operazione è stata avviata secondo il principio di «legittima difesa» a causa di un «attacco su larga scala» che sarebbe stato pianificato dalle forze curde. Un pretesto spesso utilizzato dalla Turchia per giustificare l’attacco ai curdi.

L‘azione militare rappresenta una nuova fase delle campagne contro le forze curde iniziate dall‘esercito di Ankara nel 2020 e denominate «artiglio» (Pençe). Il Pkk (partito dei lavoratori curdo) è ritenuto dalla Turchia un‘organizzazione terroristica. Il conflitto tra l‘Esercito di Ankara e le forze armate curde è in corso da circa 40 anni e ha causato la morte di almeno 40mila persone. 

«Questa operazione è condotta tenendo in considerazione l‘integrità territoriale dell‘Iraq e punta soltanto a colpire i terroristi» ha affermato il ministro della Difesa turco Akar, come riporta il quotidiano Sabah, facendo sapere che l‘azione militare «continua con successo» e gli obiettivi fissati per la prima fase dell‘operazione sono stati raggiunti. Ma l’irruzione in Iraq ha scatenato un primo incidente diplomatico.

L‘annunciata operazione della Turchia nel Nord dell‘Iraq rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale del Paese mediorientale, ha spiegato l‘ufficio presidenziale iracheno. “Seguiamo con preoccupazione le operazioni turche in corso sul territorio iracheno, nella regione del Kurdistan, e le consideriamo una violazione della sovranità irachena e una minaccia alla sicurezza nazionale dell‘ Iraq“, ha affermato.