Turchia-Grecia, alta tensione nell'Egeo. Erdogan richiama i soldati d'urgenza

Marina di Atene "in allerta" dopo le recenti attività di esplorazione turca del gas nel Mar Egeo. Ankara: "Illegittime rivendicazioni greche"

Soldato turco (Ansa)

Soldato turco (Ansa)

Istanbul, 22 luglio 2020 - Gruppi di soldati turchi sono stati richiamati d'urgenza nelle scorse ore nell'area del mar Egeo sudorientale dalle proprie licenze estive, dopo le tensioni con la Grecia per l'avvio di una missione di esplorazione energetica di Ankara tra l'isola greca di Kastellorizo e la costa turca di Kas. La marina di Atene, infatti, è entrata in "stato d'allerta" e in fase di "preparativi rafforzati", secondo quanto riferito da fonti ufficiali, dopo le recenti attività di esplorazione turca del gas nel Mar Egeo. Una mossa arrivata dopo che il ministero degli Esteri greco martedì ha formalmente protestato con Ankara in seguito all'annuncio che una nave di perforazione turca avrebbe condotto esplorazioni nell'area del mare, a sud dell'isola greca di Kastellorizo. 

Turchia: "Illegittime rivendicazioni greche nell'Egeo"

"Le rivendicazioni della Grecia sulla sua piattaforma continentale sono contrarie al diritto internazionale". Lo dichiara in una nota il portavoce del ministero degli Esteri turco Hami Aksoy, replicando alla protesta formale di Atene per le perforazioni marittime annunciate da Ankara a sud dell'isola di Kastellorizo, nell' Egeo meridionale a poche miglia dalla costa turca di Kas.

"Non può essere razionale e compatibile con il diritto internazionale che un'isola con un'area di 10 km quadrati, che si trova a 2 km dall'Anatolia e a 580 km dalla costa greca possa generare una piattaforma continentale di 40 mila km quadrati. Le realtà non possono essere oscurate da reazioni massimaliste, esagerate e infervorate", ha sostenuto su Twitter il viceministro degli Esteri turco Yavuz Selim Kiran, riferendosi appunto a Kastellorizo. La nota conferma, inoltre, che la nave da ricerca sismica Oruc Reis effettuerà sondaggi esplorativi in cerca di idrocarburi nel Mediterraneo orientale, in un'area che Ankara ritiene parte della sua piattaforma continentale, come aveva fatto già negli anni scorsi nella stessa area la nave Barbaros Hayrettin Pascià. "La Turchia - conclude il portavoce di Ankara -, ribadendo i suoi appelli al dialogo con la Grecia, ripetuti fino a oggi a tutti i livelli in diverse occasioni, continuerà allo stesso tempo a difendere i propri diritti e interessi legittimi derivanti dal diritto internazionale".

Ue: "Esplorazione turca nell'Egeo è messaggio sbagliato"

L'annuncio della Turchia di una nuova esplorazione nel Mediterraneo orientale, al largo di Kastellorizo, isola greca a tre chilometri dalle coste turche, "non è di aiuto ed invia il messaggio sbagliato", soprattutto alla luce dell'ultimo Consiglio Esteri europeo. Così una portavoce della Commissione europea. Nell'ultima riunione, i ministri degli Esteri si erano confrontati proprio sul tema delle relazioni tra l'Unione e la Turchia, e ne era emersa la volontà di esplorare nuove strade per un dialogo con Ankara. Allo stesso tempo, i servizi legali sono al lavoro per individuare nuovi individui o entità da eventualmente aggiungere alla lista nera che prevede uno stop ai viaggi nell'Ue ed il congelamento dei beni.