Sabato 21 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Trump blocca l’iter per il visto degli studenti stranieri: “Si valuteranno i profili social”

Secondo quanto reso noto da Politico, il segretario di Stato Rubio avrebbe già disposto lo stop alle interviste nelle ambasciate. Il Giappone si è reso disponibile ad accoglierli. La Casa Bianca è pronta a cancellare 100 milioni di dollari di contratto federali ad Harvard

Il presidente Usa, Donald J. Trump

Il presidente Usa, Donald J. Trump

Washington, 27 maggio 0225 – L'amministrazione Trump sta ordinando alle ambasciate e ai consolati americani di sospendere la programmazione delle interviste per gli studenti stranieri che chiedono un visto per frequentare corsi in America.

Lo riporta Politico citando il documento firmato dal segretario di Stato, Marco Rubio. Si tratterebbe di un primo passo verso nuove disposizioni che – scrive Politico – prevedranno anche una valutazione dei profili social degli aspiranti candidati. 

Il braccio di ferro con Harvard

Intanto continua il braccio di ferro tra il presidente americano e l’università di Harvard, dove centinaia di studenti stranieri temono per il proprio futuro accademico. La Casa Bianca è pronta a cancellare i contratti federali ancora attivi con l'Università di Harvard, per un valore stimato di 100 milioni di dollari. Lo riferisce una lettera inviata a tutte le agenzie governative, in cui si chiede anche di "trovare fornitori alternativi" per i servizi futuri.

Secondo una bozza del documento ottenuta dal New York Times, l'obiettivo è interrompere completamente i rapporti commerciali tra il governo federale e l'ateneo, in quella che un funzionario dell'amministrazione ha definito una rottura definitiva con Harvard.

Il preside: linea dura contro i tagli di Trump

Harvard ribadisce la linea dura contro i tagli di Donald Trump: il presidente dell'antico ateneo americano, Alan Garber, si è detto "perplesso" per le nuove decisioni dell'amministrazione Usa e ha chiesto ad altre università di mostrare "fermezza nella difesa della loro missione al servizio del Paese".

Intervistato dalla National Public Radio, Garber si è chiesto il perché delle misure punitive che penalizzano la ricerca: "Tagliare i fondi fa male a Harvard, ma fa male anche all'intera nazione perché i fondi alla ricerca non sono un dono, sono dollari assegnati per lavori giudicati di alta priorità dal governo federale".

Oggi Trump ha ordinato alle agenzie federali di porre fine a tutti i contratti con la prestigiosa università del Massachusetts con un ulteriore taglio di fondi pubblici per 100 milioni di dollari che di fatto recide i restanti legami dell'amministrazione con l'ateneo. 

Giappone: “Pronti ad accogliere gli studenti stranieri”

Il Giappone ha oggi invitato le sue università ad accogliere studenti internazionali lasciati in sospeso dalla decisione del presidente degli Stati uniti Donald Trump di vietare ad Harvard di iscrivere stranieri. Lo riferisce oggi il South China Morning Post. La mossa punta a rafforzare il profilo accademico del Giappone, in un momento in cui crescono le preoccupazioni sull’istruzione superiore statunitense.

La ministra dell’Istruzione Toshiko Abe ha dichiarato che il suo ministero ha chiesto a tutte le università pubbliche e private di valutare la possibilità di offrire posti agli studenti che sono stati costretti a lasciare Harvard o la cui iscrizione per il prossimo autunno è ora incerta. "Stiamo collaborando con il ministero degli Esteri per fare in modo che gli studenti internazionali non siano penalizzati, e stiamo chiedendo al governo statunitense informazioni sulla risposta di Harvard”, ha detto Abe in conferenza stampa.

"Chiederemo al governo di considerare eventuali misure di sostegno, come l’accoglienza degli studenti nelle università giapponesi affinché possano proseguire gli studi", ha aggiunto, sottolineando che l’offerta potrebbe essere estesa anche agli studenti di altri atenei statunitensi se venissero imposte restrizioni simili.

Perché Harvard è sotto accusa

L’iniziativa mentre è in corso uno scontro legale tra Harvard e l’amministrazione Trump, che ha accusato l’università di non affrontare l’antisemitismo e la violenza nel campus, nonché di "collaborare con il Partito comunista cinese".

Il governo ha bloccato l’ammissione di nuovi studenti internazionali a Harvard e ha in precedenza revocato finanziamenti federali per 2,2 miliardi di dollari, spingendo l’università a intentare numerose cause legali. Un giudice federale ha nel frattempo imposto un blocco temporaneo al divieto, ma sono attese ulteriori azioni legali.

Potrebbe scattare l’esodo a Tokyo

Ieri l’Università di Tokyo ha annunciato di stare valutando l’ipotesi di accogliere temporaneamente studenti stranieri provenienti da Harvard colpiti dal divieto, ma ha aggiunto che sono in corso ulteriori valutazioni sui dettagli, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Kyodo. Secondo gli accademici, la proposta giapponese potrebbe attirare molti studenti internazionali anche se non esplicitamente esclusi da una specifica università statunitense, ma preoccupati che i loro studi possano essere interrotti in futuro o che vengano imposte restrizioni più severe ai cittadini stranieri in generale.