Martedì 16 Aprile 2024

Trump sceglie il falco Mattis. Un marine al Pentagono

Il generale è stato per anni al fronte in Medio Oriente

Donald Trump e James Mattis (Ansa)

Donald Trump e James Mattis (Ansa)

New York, 2 dicembre 2016 - Donald Trump aveva promesso che non avrebbe fatto altri annunci in settimana, ma il Washington Post sostiene che il presidente eletto, come del resto era nelle previsioni, ha scelto il generale dei Marines James Mattis come nuovo segretario della Difesa. È la prima volta dal 1955 che un militare viene messo alla guida del Pentagono. Con Mattis e Flynn, già indicato come consigliere per la Sicurezza Nazionale, Donald Trump prosegue nella fiducia verso i generali che potrebbe diventare un tris se anche il generale Petraues venisse indicato per guidare il Dipartimento di Stato battendo sul filo di lana sia Mitt Romney che l’ex sindaco Rudy Giuliani. Mattis ha lasciato l’uniforme quattro anni fa dopo aver operato soprattutto sullo scacchiere mediorientale.

DNella sua prima tappa del ‘thank you tour’ Trump ha in programma la sosta in Indiana, dove a fronte di forti incentivi la Carrier, grande multinazionale dei condizionatori, ha accettato di mantenere in Indiana e non trasferire in Messico almeno un migliaio di dipendenti. La Carrier tuttavia trasferirà in Messico alcuni impianti eliminando comunque in Indiana 600 posti a Huntington dove la struttura rimarrà solo con 100 degli attuali 700 dipendenti.

Molti osservatori, pur giudicando mediaticamente molto ben presentato il ‘salvataggio’ ancora prima del giuramento del presidente, dall’altro fanno notare che questo rappresenta solo lo 0,2% degli occupati nel settore manifatturiero dello Stato e non risolverà affatto la crisi della cosidetta ‘Rust Belt’. Inoltre gli analisti mettono in guardia contro eventuali e prossimi interventi micro-economici da parte del governo americano perché con concessioni individuali e ad ho potrebbero rischiare di alterare il mercato e la libera concorrenza.

In ogni caso Trump, con questa mossa, ha ottenuto una forte visibilità e questo gli permette di spegnere le polemiche per le scelte di tre giganti di Wall Street ed ex banchieri di Goldman Sachs ai vertici delle leve dell’economia. Steven Mnuchin, scelto al Tesoro, manager in Goldman Sachs per 17 anni è l’esempio più evidente.