Trump pronto al riarmo nucleare: "Stracciamo il trattato con la Russia"

Il presidente Usa vuole ritirarsi dall'accordo dell'87 sulla riduzione degli arsenali. Il Cremlino attacca: "Vuole il dominio assoluto del campo militare". Cina: "Sbagliato uscire dal trattato Inf"

Il presidente Usa Donald Trump (Ansa)

Il presidente Usa Donald Trump (Ansa)

New York, 22 ottobre 2018 - La nuova guerra fredda sembra già iniziata. Donald Trump con l’annuncio che gli Usa si ritireranno dal trattato Inf di riduzione degli armamenti nucleari (firmato da Reagan e Gorbaciov nel 1987) e che sono pronti a intercettare e abbattere i missili russi di medio raggio che potrebbero colpire i paesi Nato e gli stessi Stati Uniti lancia la sua sfida a Mosca. Il messaggio ufficiale per il Cremlino è stato affidato al consigliere per la Sicurezza Nazionale John Bolton che lo consegnerà di persona a Vladimir Putin. Il leader del Cremlino però gli farà fare un giorno di anticamera prima di riceverlo. "Si tratta di un passo molto, molto pericoloso – ribatte il viceministro degli Esteri russo Ryabkov –. Apparentemente il trattato Inf crea dei problemi agli Stati Uniti nel loro desiderio di raggiungere il totale dominio nella sfera militare".

E dal suo tranquillo ufficio di Mosca il vecchio Gorbaciov aggiunge: "Trump commette un grave errore che denota ristrettezza mentale". Per ora siamo a una guerra di parole. Anche l’Inghilterra col ministro della difesa Williamson si associa alle accuse americane di violazione del trattato da parte dei russi.

Nel 2014 pure il presidente Obama accusò Putin di non rispettare l’intesa. Rimase la freddezza, ma non ci fu strappo. Se la missione di Bolton a Mosca dovesse tradursi in un fiasco, allora la situazione potrebbe diventare critica. Senza contare che la Cina, che è fuori dal trattato, ne trarrebbe vantaggio per continuare a espandere la sua dominazione nell’area del Pacifico.

Ma la Cina oggi ha detto che è "sbagliato da parte degli Stati Uniti uscire unilateralmente dallo storico trattato della Guerra Fredda che ha eliminato i missili nucleari dall' Europa". 

L’Europa in questo quadro si vede stretta nel mezzo e sono proprio i paesi sull’ex confine dell’Unione sovietica adesso assorbiti dalla Nato a temere di più. Il clima del primo faccia a faccia ufficiale ad Helsinki fra Trump e Putin è completamente evaporato. Il presidente Usa (nonostante il parere contrario del Senato) rimane sempre convinto di poter avere un nuovo faccia a faccia col leader del Cremlino al prossimo summit del G20 in Argentina che si terrà dal 30 novembre al 1 dicembre.Ma il giorno di anticamera per Bolton al Cremlino è la prova più evidente che il clima Usa-Russia forse è già cambiato.