Roma, 20 maggio 2025 – Più che un presidente, un uomo d’affari, che guarda alle convenienze nazionali (non di rado personali) che alla stabilità internazionale. Il timore che Donald Trump stia prendendo in giro tutti e che sia pronto a cedere alle lusinghe del presidente russo, Vladimir Putin, sembra sempre più concreto. Da ex ambasciatori, ad analisti, si fa sempre più evidente il timore che l’ordine mondiale potrebbe essere stravolto da una inedita alleanza fra Mosca e Washington, della quale farebbero le spese soprattutto l’Unione Europea e l’Ucraina.
A mettere il carico da 90, ci pensa il Financial Times di oggi. Il noto (e attendibile) quotidiano britannico, che ha parlato con una fonte che ha avuto accesso ai contenuti della telefonata del tycoon con i leader europei, ha ipotizzato che Trump sarebbe pronto a svendere l’Ucraina. La fonte, in particolare, ha dichiarato che i leader europei sono rimasti sbigottiti dalle condizioni che l’inquilino della Casa Bianca ha pattuito con quello del Cremlino. Una parziale, indiretta conferma di questa ipotesi arriva dalla dichiarazione di Yuri Ushakov, consigliere di politica estera di Putin, secondo il quale nessuno dei due leader voleva mettere giù per primo la cornetta. Segno della grande affinità che si è venuta a creare.

Di certo, se questa eventualità si realizzasse, getterebbe nel panico i leader europei, che si ritroverebbero a dover difendere e sostenere Kiev da soli. Ma non è tutto. Il maggiore incubo di Bruxelles è che possa aprirsi anche un fronte nel cuore del territorio europeo. È piuttosto significativo che, fra i Paesi sentiti da Trump, ci sia anche la Finlandia, entrata nella Nato a tempo di record e che condivide con la Russia bel 1.300 chilometri di confine. Proprio di fronte, la Russia sta ampliando la base militare di Petrozavodsk, segno che quella frontiera nei prossimi anni è destinata a diventare sempre più calda.
Gli esperti, intanto si dividono. C’è chi ritiene che l’atteggiamento di Russia e Ucraina avrebbe fatto arrabbiare il tycoon e chi pensa che in realtà Trump sia stanco di una trattativa dove non è riuscito a ottenere nessun risultato concreto e sarebbe pronto a gettare la spugna. A questo va aggiunto il fatto che il tycoon ha capitoli aperti con il presidente russo ben più prioritari dell’Ucraina, come per esempio gli equilibri nella regione artica.

La telefonata ha quanto meno fatto guadagnare tempo a Vladimir Putin, che può continuare ad avanzare, sperando di prendere l’Ucraina per stanchezza e di conquistare ancora più territorio in Donbas. Questo gli permetterebbe di arrivare ai negoziati in una posizione ancora più di forza. Ammesso che mai ci saranno.