Venerdì 18 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Trump-Musk al vetriolo, il presidente Usa: “Senza sussidi chiuderesti bottega”. La replica: “Legge di bilancio folle, se passa finanzio un nuovo partito”

Nuovo scambio di accuse alla vigilia dell’approvazione del maxi disegno di legge voluto dal tycoon e giudicato una “vergogna storica” dall’ex capo del Doge. L’ultima battuta di Trump, deportare Musk? “Darò un’occhiata”

Trump-Musk al vetriolo, il presidente Usa: “Senza sussidi chiuderesti bottega”. La replica: “Legge di bilancio folle, se passa finanzio un nuovo partito”

Roma, 1 luglio 2025 – Finito l'idillio sbocciato durante la campagna elettorale e all'inizio del secondo mandato del presidente Usa, tra Donald Trump e Elon Musk la tensione è ormai alle stelle, tanto che i due non si risparmiano stoccate pubbliche. Una rottura che potrebbe costare davvero cara al patron di Tesla e SpaceX.

Elon potrebbe aver ricevuto più sussidi di qualsiasi altro essere umano nella storia, di gran lunga. E senza sussidi dovrebbe probabilmente chiudere bottega e tornarsene a casa in Sudafrica.

Lo ha scritto il presidente Usa su Truth dopo che il ceo di Tesla ha rinnovato le critiche al radicale taglio delle tasse e alla spesa pubblica del presidente Usa.

Trump e Musk
Trump e Musk

Trump: “Niente più lanci di razzi, gli Usa risparmierebbero una fortuna”

Niente più lanci di razzi, satelliti o produzione di auto elettriche, e il nostro Paese risparmierebbe una fortuna. Forse dovremmo chiedere a Doge di analizzare attentamente la questione? C'è da risparmiare un mucchio di soldi”. Ha scritto Trump, che ha suggerito al dipartimento per l'efficienza di esaminare i sussidi ricevuti dalle aziende di Musk, per far risparmiare appunto ‘un mucchio’ di soldi al governo federale. Il tycoon ha anche riservato una stoccata alle auto elettriche: “Elon Musk sapeva, molto prima di darmi un così forte appoggio, che ero fermamente contrario all'obbligo di veicoli elettrici. E' ridicolo, ed è sempre stato un tema centrale della mia campagna elettorale: non ho nulla contro le auto elettriche, ma non si dovrebbe obbligare la gente a possederne una”.

Musk: “Paese monopartitico, quello dei porci che si abbuffano”

La replica non si è fatta attendere. Con una mitragliata di post su X, Musk ha attaccato le politiche economiche di Trump. “Raggiungere il tetto del debito è l'unica cosa che costringerà effettivamente il governo a ridurre sprechi e frodi. Che senso ha un tetto del debito se continuiamo ad alzarlo? Tutto quello che chiedo è di non mandare in bancarotta l'America”. 

A riaccendere la faida tra i due, è stato proprio l’attacco di Musk al mega-bilancio del presidente Usa, definito una ‘vergogna storica’ e una ‘follia’. “E' ovvio, data la spesa sbalorditiva del disegno di legge – che aumenta il tetto del debito pubblico di una cifra record di 5.000 miliardi di dollari – che viviamo in un Paese monopartitico: il partito dei porci che si abbuffano”. Musk ha anche accusato i parlamentari repubblicani di aver tradito le promesse di austerità e ha promesso di finanziare candidati alternativi alle primarie, ventilando persino la creazione di un nuovo soggetto politico: l'‘America Party’ se il disegno di legge verrà approvato. Infine ha lanciato un sondaggio su X, affermando che “l'80% ha votato per la creazione di un terzo polo, alternativo a democratici e repubblicani”, quindi ha commentato ‘Vox populi vox dei’.

La controreplica del tycoon, deportare Musk? “Darò un’occhiata”

Musk è arrabbiato per i crediti alle auto elettriche ma "potrebbe perdere molto più di quelli" ha detto Trump, prima andare a visitare l’'Alligator Alcatraz', nuovo centro per i migranti illegali in Florida. Rispondendo a chi gli chiedeva della possibilità di deportare Musk, nato in Sud Africa e successivamente divenuto cittadino americano, Trump ha risposto: “Ci darò un'occhiata”