Macron da Trump, Melania signora del cerimoniale

Visita del presidente francese in Usa per un bilaterale con dossier scottanti come Corea del Nord, Iran e Siria. E la first lady debutta come vera padrona di casa Trump e Macron divisi sull'Iran. Donald: "Kim uomo onesto"

Donald Trump, la first lady Melania ed Emmanuel Macron (Ansa)

Donald Trump, la first lady Melania ed Emmanuel Macron (Ansa)

New York, 24 aprile 2018 - Non è solo la prima visita di Stato che Donald Trump ospita alla Casa Bianca, ma la missione ufficiale di due giorni del presidente francese Emmanuel Macron accompagnato dalla moglie Brigitte segna anche il debutto della first lady Melenia Trump come organizzatrice della cena di gala che, questa sera, a Washington vedrà fusi insieme il ghota del governo americano e di quello francese. Per Trump la Francia di Macron è adesso il più solido alleato che si ritrova in Europa, e Melania dovrà dimostrare che il suo stile alla Casa Bianca non avrà nulla da invidiare, o per lo meno sarà in grado di competere con bravura con i sofisticati abitanti dell’Eliseo.

Trump e Macron divisi sull'Iran. Donald: "Kim uomo onesto"

L’enfasi con la quale lo stesso Trump ha consegnato a Melania lo scettro del comando per il cerimoniale, gli addobbi, il menu e i posti a tavola durante il gala ha un doppio significato: dimostrare all’opinione pubblica americana da un lato che la first lady rimane saldamente al suo fianco nonostante le scappatelle con la pornostar e la modella di Playboy. Dall’altro che la scelta francese di Macron e della moglie come i primi e più graditi ospiti di Stato sulle rive del Potomac, dimostra il rafforzamento di un asse Washington-Parigi che potrebbe addirittura fare concorrenza al tradizionale Washington-Londra dopo le numerose puntualizzazioni della May. Soprattutto perché Macron, con l’Inghilterra invischiata nella Brexit, potrebbe rappresentare l’autorevole e privilegiata testa di ponte nei confronti dell’Europa visto che la Merkel che arriverà a Washington venerdi continua a rimanere molo freddina col presidente americano.

E non è un caso se a fare da prologo all’importante due giorni di “diplomazia cruciale” ci sarà una sorta di “summit delle due first lady” dove Melania dovrà ricambiare, preferibilmente senza sfarzo trumpiano, all’ospitalità di Brigitte a Parigi e a Versaille dell’anno scorso. Più di 2.500…. E oltre 1.000 lillà bianchi adorneranno la sala mentre rami di ciliegio in fiore faranno da ala  verso la State Dining Room. Dopo un carrè  d’agnello in riso jambalaya della Louisiana, accompagnato da verdure dell’orto della Casa Bianca, la first lady offrirà una torta di mandarino per tenere gli ospiti leggeri, mentre preferisce tenere nascosto fino all’ultimo momento non solo la lista degli invitati, ma anche il nome dello stilista che la vestirà. A fine cena sarà la tutti, ma che difficilmente sarà francese.

Macron e Trump avranno invece due giornate intensissime per affrontare dossier scottanti come la Corea del Nord, la Siria, ma soprattutto l’Iran il cui rinnovo della verifica nucleare scatterà il 12 maggio. Il presidente francese sapendo che Trump intende uscire dall’intesa sottoscritta all’Onu si è fatto anticipare da un dichiarazione nella quale afferma "su Teheran l’accordo forse non è perfetto ma non esiste un piano B…" Sulla Siria invece la Francia giudica molto pericolosa un’uscita delle forze armate americane dal nord del Paese, quando l’Isis non è ancora stata sconfitta e potrebbe approfittarne per passare al contrattacco e rioccupare il terreno perduto. Macron è convinto di  far recedere Trump dal proposito di un ritiro a breve. Per capirsi meglio prima delle dichiarazioni pubbliche e del bilancio finale i Trump ieri sera hanno invitato i Macron ad una cena privata in un esclusivo locale di Mont Vernon alle porte di Washington per ricambiare la cena intima sulla Torre Eiffel del luglio scorso offerta dal presidente francese e da Brigitte.