Sabato 20 Aprile 2024

Trump attacca LeBron James, ma Melania si schiera con il giocatore

Il presidente Usa su Twitter contro la stella Nba per un'intervista alla Cnn. "E' sembrato quasi intelligente". La first lady però la pensa diversamente LeBron James, storia di un riscatto. Così è diventato The King

LeBron James dei Los Angeles Lakers e il presidente Usa, Donald Trump (Ansa)

LeBron James dei Los Angeles Lakers e il presidente Usa, Donald Trump (Ansa)

New York, 4 agosto 2018 - Alta tensione tra il presidente Usa, Donald Trump, e la stella della Nba, LeBron James. Il campione di basket - appena acquistato dai Los Angeles Lakers - è da sempre apertamente schierato contro il numero uno della Casa Bianca. L'ultimo attacco di Trump, davvero clamoroso, arriva su Twitter: "LeBron James è stato appena intervistato dall'uomo più stupido che ci sia in televisione, Don Lemon. E' riuscito a far sembrare LeBron intelligente, e non è una cosa facile. I like Mike". Un pugno dritto in faccia al cestista, da cui però prende le distanze la first lady Melania. La signora Trump, infatti, non solo ha elogiato James per il suo lavoro con i bambini, ma si è detta persino disposta a visitare la scuola per piccoli svantaggiati che ha fondato nella sua città natale, Akron, nell'Ohio. "LeBron sta facendo cose molto buone nella sua comunità e a sostegno delle future generazioni e la first lady lo incoraggia", ha affermato la sua portavoce Stephanie Grisham. 

Lo schiaffo di The Donald è giunto dopo un'intervista di James con la CNN, rete nemica numero uno di Trump, in cui ha parlato proprio dell'inaugurazione della scuola elementare ad Akron, aperta coi soldi della sua Fondazionee riservata ai ragazzi disagiati della zona in cui lui è cresciuto. LeBron, nel colloquio con il giornalista Don Lemon, non ha risparmiato una frecciata al presidente. Ecco cosa ha detto: "Lo sport non è mai stato qualcosa che dividesse le persone. E' sempre stato invece qualcosa che ci rende tutti uniti. Penso che il nostro presidente stia cercando di allontanarci. È qualcosa che non riesco a capire, perché è grazie allo sport che ho lavorato al fianco di un bianco per la prima volta. Non si rende conto del potere che ha essendo il leader di questo straordinario Paese".

LeBron James, storia di un riscatto. Così è diventato The King

Nell'intervista James ha anche detto che non si "siederebbe mai vicino" a Trump, che accusa di rafforzare e legittimare i razzisti: "Penso che il razzismo sia sempre stato qui. Ma credo che il presidente in carica ora abbia dato legittimazione alla gente, ora a loro non importa più, ora te lo sbattono in faccia".

Non è la prima volta che James 'sale sul ring' contro Donald Trump: dalla protesta dei giocatori di football americano all'invito cancellato nel 2017 dal presidente ai Golden State Warriors di presentarsi alla Casa Bianca, una tradizione per i campioni Nba negli Stati Uniti. "Andare alla Casa Bianca è sempre stato un grande onore finchè non sei arrivato tu", twittò all'epoca LeBron.

Quel 'versetto' finale ("I like Mike") richiama ovviamente la leggenda della pallacanestro a Michael Jordan, considerato da molti esperti il più grande cestista della storia e uno dei più famosi sportivi del mondo. Trump ha lanciato la provocazione, sperando di offendere anche sportivamente LeBron James, visto che negli ultimi anni si discute su chi sia il più forte di sempre tra Jordan, Kobe Bryant, Kareem Abdul-Jabbar e proprio James.