Roma, 11 luglio 2020 - A quattro mesi dalle presidenziali americane, arriva la svolta dalla Casa Bianca. Il presidente Donald Trump annuncia un decreto sull'immigrazione, entro il mese prossimo, che contemplerà - con un sistema "basato sui meriti" - anche una road map "per la cittadinanza" ai 'dreamers', gli immigrati portati negli Usa da bambini da genitori clandestini. Il presidente Barack Obama aveva garantito loro tutela rispetto alla deportazione con il programma Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals), che Trump aveva deciso di far decadere, ma gli è stato impedito dalla Corte Suprema. Ora, in un'intervista a Telemundo, Trump ha assicurato: "Il Daca sarà ok. Lo inseriremo dentro (il decreto)... e nelle prossime settimane firmerò un ordine esecutivo sull'immigrazione di cui molti non sanno nulla. Avete la vostra breaking news".
La svolta di Trump ha lasciato di stucco amici e avversari, visto che l'amministrazione, fautrice della linea dura contro gli irregolari, voleva abolire il Daca. Il presidente "non ha l'autorità costituzionale per varare un'amnistia per decreto", ha tuonato il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz, tanto da costringere la Casa Bianca a precisare che "l'amnistia è fuori discussione".
There is ZERO constitutional authority for a President to create a “road to citizenship” by executive fiat. It was unconstitutional when Obama issued executive amnesty, and it would be a HUGE mistake if Trump tries to illegally expand amnesty. #TellTheSwampNO #RuleOfLaw https://t.co/RLWuCgcNU6
— Ted Cruz (@tedcruz) July 10, 2020