Mercoledì 24 Aprile 2024

Negli appunti di Comey la frase di Trump. "Putin disse: 'Abbiamo le più belle prostitute'"

Gli appunti dell'ex direttore dell'Fbi sono stati inviati dal Dipartimento di Giustizia al Congresso

Trump e Comey (Ansa)

Trump e Comey (Ansa)

Washington, 20 aprile 2018  - Secondo quanto riportato sui memo dell'ex direttore dell'Fbi, James Comey, sui suoi colloqui con il presidente Donald Trump, il numero uno della Casa Bianca gli avrebbe raccontato che il presidente russo Vladimir Putin una volta gli disse: "Abbiamo alcune delle più belle prostitute del mondo". I memo sono stati inviati dal dipartimento di Giustizia al Congresso. Gli appunti di Comey sono raccolti in 15 pagine e contengono dettagli su una serie di conversazioni fra lui e The Donald, prima del licenziamento di Comey da parte del tycoon nel maggio del 2017. 

I documenti, di cui quattro classificati, sono stati inviati al presidente della commissione Giustizia della Camera, Bob Goodlatte, il presidente della commissione della Camera Controllo e Riforme Governative Trey Gowdy e il presidente della commissione Intelligence della Camera, David Nunes. Sono stati inviati anche alle analoghe commissioni del Senato. 

I memo di Comey inviati al Congresso (Ansa)

Le commissioni che hanno aperto dossier sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali Usa del 2016, devono verificare se il presidente Donald Trump chiese effettivamente a Comey di chiudere l'indagine sul Russiagate. Nella lettera inviata ai tre deputati, l'assistente procuratore generale Stephen Boyd, ha spiegato che il ministero ha deciso di condividere i memo di Comey "per gli inusuali eventi che si sono verificati dalla precedente parziale divulgazione". La Cnn punta il dito su Trump, che non avrebbe letto i documenti di Comey inviati al Congresso, ma che sarebbe stato a conoscenza del loro contenuto, prima della loro notifica. Lo scorso anno vari media Usa avevano fatto causa per visionare i documenti in questione, ma il loro ricorso era stato respinto perché, si sostenne, avrebbe potuto compromettere le indagini sulle interferenze russe.

Secondo quanto scritto negli appunti Comey, Trump gli riferì dei commenti di Putin durante un breve incontro alla Casa Bianca nel febbraio 2017. Trump disse all'allora direttore dell'Fbi che "la storia delle prostitute è una sciocchezza", riferendosi ad un dossier su un presunto incontro fra Trump e 'lucciole' on un hotel di Mosca

Sempre nei memo di Comey si legge che il presidente degli Stati Uniti gli disse di avere "serie riserve" circa la capacità di giudizio del suo consigliere per la Sicurezza nazionale, Michael Flynn. Nei documenti si fa riferimento ad una cena durante la quale Trump chiese la lealtà di Comey, e a un incontro successivo in cui il presidente gli chiese di porre fine all'inchiesta su Flynn. 

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"ARRESTARE I GIORNALISTI" - Il presidente americano Donald Trump avrebbe ventilato l'idea di arrestare i giornalisti per farli parlare, fargli rivelare le proprie fonti e dunque impedire le fughe di notizia della Casa Bianca. Lo riporta uno degli appunti scritti lo scorso anno, dopo gli incontri con il presidente alla Casa Bianca, da Comey. "Il presidente - scrive Comey- a quel punto ha chiuso la nostra conversazione ritornando sulla questione di trovare chi fa uscire le notizie. Io ho detto qualcosa sul valore di tagliare una testa e metterla su un palo, come messaggio. Lui ha replicato che si potrebbero mettere in carcere i giornalisti: 'Passano un paio di giorni in carcere, si fanno un amico e sono pronti a parlare'. Mi sono messo a ridere mentre camminavo verso la porta che Reince Priebus aveva aperto".