
Lo ius soli è previsto dal Quattordicesimo emendamento della Costituzione Usa
"Hanno salvato la divisione dei poteri. È una sentenza importantissima, una vittoria monumentale per la Costituzione". Esulta così l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, a seguito della sentenza della Corte suprema che limita il potere dei giudici dei tribunali gerarchicamente inferiori nel sospendere le decisioni del presidente.
Una decisione, contenuta in 119 pagine, che ha di fatto autorizzato l’ordine esecutivo di Trump – quello con cui annulla il diritto di cittadinanza per chi nasce negli Stati Uniti (lo ius soli, appunto) – a entrare in vigore in alcune aree del Paese, limitando così il potere dei giudici nel bloccare le politiche presidenziali a livello nazionale.
"Una vittoria enorme – scrive il tycoon su Truth –. Persino la bufala del diritto di cittadinanza per nascita è stata indirettamente colpita. Congratulazioni ai procuratori generali, Pam Bondi e John Sauer, e a tutto il dipartimento di Giustizia". La decisione della Corte suprema, infatti, non è entrata nel merito della costituzionalità dello ius soli, ma si è limitata a pronunciarsi sul potere dei tribunali che all’inizio del mandato del presidente americano avevano bloccato l’ordine esecutivo. Una sentenza, inoltre, che ha evidenziato l’ennesima divisione fra i nove giudici, con sei conservatori a favore e tre liberali contrari. "I tribunali federali – ha scritto nella sentenza la giudice Amy Comey Barrett – non esercitano una supervisione generale sul potere esecutivo, ma risolvono casi e controversie in conformità all’autorità conferita dal Congresso. Quando un tribunale conclude che il potere esecutivo ha agito illecitamente, non può a sua volta eccedere nelle sue competenze".
Di visione opposta è invece la giudice liberale Sonia Sotomayor. "Lo stato di diritto non è scontato in questo Paese, né in altri – ha sostenuto –. È un precetto della nostra democrazia che durerà solo se coloro che, in ogni ambito, saranno abbastanza coraggiosi e lotteranno per la sua sopravvivenza. Oggi la Corte abdica al suo ruolo vitale in questo sforzo". Per quanto riguarda la decisione finale sullo ius soli, come ha precisato il procuratore generale statunitense, Pam Bondi, in un briefing alla Casa Bianca con la stampa e Donald Trump, arriverà solamente nel mese di ottobre.
La sentenza di ieri ha intanto però autorizzato temporaneamente lo stop al diritto di cittadinanza, ma non prima di trenta giorni.