Tonga prima e dopo, foto dal satellite: incubo cenere. "Eruzione forte come 500 Hiroshima"

Nasa: "L'eruzione 500 volte più potente di Hiroshima". I detriti ricoprono le isole a Sud del Pacifico: approvvigionamento d'acqua a rischio. Rotto l'unico cavo in fibra: "Un mese per ripristinare le telecomunicazioni"

Nukuʻalofa, 19 gennaio 2022 - Almeno un mese isolato dal resto del mondo. Il regno di Tonga (170 isole a Sud del Pacifico) fa i conti con le conseguenze dell'eruzione del vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai, che lo scorso 15 gennaio ha scatenato uno tsunami. Un'eruzione di 5-10 megatoni di Tnt, ha stimato la Nasa, ovvero 500 volte più potente della bomba atomica sganciata su Hiroshima dagli Usa. Probabilmente uno degli eventi più rumorosi mai registrati.

​Comunicazioni interrotte

Il maremoto ha danneggiato il cavo sottomarino in fibra ottica che collega le isole dal resto del globo terrestre. "La società statunitense SubCom afferma che ci vorranno almeno quattro settimane per ripristinare la connessione" dice il ministero in un aggiornamento sul disastro. Le uniche comunicazioni possibili sono quelle che utilizzano la tecnologia satellitare: ma sono appannaggio di pochi, per lo più delle ambasciate straniere nella capitale Nukùalofa. Il cavo sarebbe rotto in due punti: uno a 37 km dalla costa, e l'altra vicino al vulcano eruttato: quest'ultima particolarmente difficile da aggiustare. Una nave di riparazione sta arrivando dalla vicina Papua Nuova Guinea. L'operatore di telefonia mobile Digicel ha ripristinato alcuni servizi domestici 2G di base, ma ha avvertito che il ripristino delle chiamate internazionali potrebbe richiedere ancora molto tempo. 

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Incubo cenere: le foto prima e dopo

Le comunicazioni interrotte non sono ovviamente la sola preoccupazione per il regno di Tonga. Mentre i danni all'agricoltura sono più contenuti del previsto esiste un problema di approvvigionamento di acqua e di qualità dell'aria dovute alla cenere dispersa. Si teme anche l'insorgere di malattie legate all'acqua, dato che le ondate di marea hanno causato l'inondazione di 2-3 isolati nell'entroterra. Le foto qui sopra mostrano Tonga dal satellite prima e dopo eruzione e tsunami: il colore grigio-marrone ha soppiantato il verde, segno che la vegetazione è di fatto coperta da cenere e detriti.  image

"Temiamo tsunami Covid"

Un ulteriore timore è legato al Covid: dall'inizio della pandemia Tonga ha registrato un solo contagio e ora potrebbe importare l'epidemia dai soccorritori che stanno arrivando in massa da Australia e Nuova Zelanda sull'arcipelago per aiutare. Un alto diplomatico tongano a Canberra, Curtis Tuihalangingie, ha parlato alla Abc delle preoccupazioni per "uno tsunami di Covid che può colpire Tonga" con gli aiuti umanitari nel paese.

Le parole del Papa

Un pensiero agli abitanti è stato rivolto oggi da Papa Francesco durante l'udienza generale: "Il mio pensiero va alle popolazioni delle isole di Tonga colpite nei giorni scorsi dall'eruzione del vulcano sottomarino che ha causato ingenti danni materiali - ha detto il Pontefice. Sono spiritualmente vicino a tutte le persone provate, implorando a Dio sollievo nella loro sofferenza. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per questi fratelli e sorelle".