Il logo di TikTok
Katmandu, 14 novembre 2023 – Anche il Nepal si aggiunge alla (breve) lista dei paesi che hanno bloccato TikTok, la piattaforma cinese che permette di caricare brevi video e trasmettere live. La decisione è stata comunicata dalla ministra della comunicazione e dell’information technology Rekha Sharma, che a BBC Nepal ha dichiarato che l’app contribuisce a diffondere contenuti dannosi. “Il blocco entrerà in vigore immediatamente e le autorità di telecom sono state indirizzate a implementare la decisione”, ha spiegato la ministra. Secondo il governo nepalese, TikTok mina l’armonia sociale, essendo causa di oltre 1.600 cyber-crimini nell’arco degli ultimi 4 anni. Appena qualche giorno fa, il governo della piccola repubblica asiatica ha adottato una legge che obbliga le piattaforme social ad aprire uffici fisici nel paese, qualora volessero operarvi.
La presa di posizione non è stata semplice, con voci di dissenso che si sono innalzate all’interno della stessa maggioranza di governo. L’importante politico Gagan Thapa si è detto intimorito per la libertà d’espressione, sostenendo che una più severa regolamentazione su TikTok sarebbe stata una soluzione migliore.
Vari Stati hanno espresso dubbi su TikTok, per il timore che l’app comunichi i dati dei propri utenti alle autorità cinesi. ByteDace, la società a capo della piattaforma, ha respinto le accuse e assicura di non essere controllata dal governo di Pechino. Attualmente, l’Unione Europea ha bannato l’app sui device utilizzati nelle sue istituzioni, mentre il Parlamento britannico ne ha bloccato l’accesso sulla sua rete internet.
Il Nepal segue le orme di paesi come l’India, l’Afghanistan, la Siria e la Giordania. A loro si aggiunge il Montana – unico stato americano a bloccare l’app – e paradossalmente la stessa Cina, che sul suo territorio offre un servizio identico per quanto riguarda l’interfaccia, ma pesantemente censurato. Secondo le stime, TikTok conta più di un miliardo di iscritti.