Giovedì 18 Aprile 2024

Assalto in chiesa a Rouen, chi erano i terroristi

Orrore Isis in Francia. Uno dei due killer si chiamava Adel Kermiche e aveva 19 anni. Nel 2015 tentò di raggiungere la Siria due volte. Il secondo attentatore è un minorenne con origini algerine

Adel Kermiche, uno dei due terroristi di Ruen (Ansa)

Adel Kermiche, uno dei due terroristi di Ruen (Ansa)

Roma, 26 luglio 2016 - Giovanissimi e francesi. Sono ancora poche le notizie sui due terroristi che questa mattina hanno colpito la chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvra in Francia, sgozzando il sacerdote in nome dell'Isis. Uno degli autori dell attentato, Adel Kermiche, 19 anni, sarebbe già stato conosciuto dalla polizia e dalle forze di giustizia per avere cercato di raggiungere la Siria per ben due volte nel 2015. E' quanto afferma il Nouvel Observateur, secondo cui l'uomo era conosciuto per la sua radicalizzazione e per la forte volontà di andare in Siria. Ancora meno si sa invece del secondo attentatore. Il procuratore di Parigi Francois Molins, ha riferito che si tratterebbe di un minore originario dell'Algeria, fratello di una persona in stato d'arresto.

 
TENTO' DUE VOLTE DI ANDARE IN SIRIA - Kermiche, figlio di un professore e cresciuto in una famiglia senza difficoltà economiche, si sarebbe radicalizzato negli ultimi 18 mesi, affascinato dall'attaco a Charlie Hebdo. Aveva cercato di unirsi all'Isis una prima volta nel marzo 2015, ancora minorenne, passando attraverso la Germania. A Monaco, tuttavia, era stato fermato. Poco tempo dopo, nel maggio 2015, aveva tentato di ripartire accompagnato da un amico d'infanzia. Questa volta i due erano riusciti a passare attraverso la Svizzera, con l'obiettivo di arrivare in Turchia. A questo punto Adel era stato intercettato al suo arrivo all'aeroporto di Instanbul il 14 maggio, per poi essere estradato verso la Francia. Solamente un giorno prima il Tribunale di Parigi aveva emesso un mandato d'arresto internazionale. L'uomo assieme a cui viaggiava Adel, invece, sarebbe riuscito a partire. 
 
BRACCIALETTO ELETTRONICO - Consegnato alle autorità francesi, Adel  era stato immediatamente incarcerato. Ma dopo dieci mesi di detenzione provvisoria era stato liberato il 22 marzo 2016 e gli era stato imposto il braccialetto elettronico in attesa di un processo per "associazione di criminali in relazione con attività terroristiche". Sempre secondo le informazioni del Nouvel Observateur, per quello che riguarda le restrizioni imposte dal braccialetto elettronico l'uomo beneficiava di un'autorizzazione di uscita quotidiana dal proprio domicilio, dalle 8.30 alle 12.30. L'uomo indossava il braccialetto al momento dell'attacco. 

 

IL RACCONTO DELLA MADRE - E a raccontare che l'attentato di Charlie Hebdo fosse stato una sorta di detonatore, fu la madre del terrorista al quotidiano elvetico Tribune de Genève, il 22 maggio 2015 (giorno del suo arresto. Descritto come un "ragazzo allegro, gentile", che "amava la musica e uscire con le ragazze", Adel Kermiche avrebbe allora cominciato a frequentare assiduamente la moschea e "fare la morale" alla sua famiglia non praticante. Nell'articolo, la madre confessava: "Diceva che non poteva praticare tranquillamente la sua religione in Francia. Parlava con parole che non erano sue. E' stato stregato, come se fosse in una setta". Fortunatamente siamo riusciti a riprenderlo per tempo", proseguiva la madre, "Se fosse riuscito a passare in Siria avrei potuto fare una croce sopra mio figlio. Mi piacerebbe sapere chi ha imbambolato il nostro bambino. Non sappiamo cosa fare. Non sappiamo a chi rivolgeci.