TOPSHOT - A man walks in front of a destroyed building in Samandag, south of Hatay on February 16, 2023, ten days after a 7.8-magnitude struck the border region of Turkey and Syria. - Dozens of arms frantically reach for heaters and blankets handed out by a private donor, illustrating the desperation and rage gripping swathes of Turkey 11 days after its disastrous quake. Many in the Syrian border region town of Samandag listened to their relatives and friends slowly die under the rubble as they waited for rescuers who came too late.
The United Nations has launched an appeal for USD1 billion to help victims in Turkey of last week's catastrophic earthquake that killed thousands of people and left millions more in desperate need of aid. UN Secretary-General Antonio Guterres said in a statement that the funds would provide humanitarian relief for three months to 5.2 million people. (Photo by Yasin AKGUL / AFP)

Un palazzo crollato a Hatay per il terremoto del 6 febbraio scorso (Ansa)

Roma, 18 febbraio 2023 - In Turchia e Siria continua la triste conta dei morti del devastante terremoto del 6 febbraio scorso, ma intanto si registra un altro piccolo miracolo: tre persone sono state estratte vive dopo ben 296 ore sotto le macerie di un edificio crollato a Hatay, uno dei centri più colpiti dal sisma nel sud della Turchia. Si tratta di una famiglia siriana composta da padre, madre e bambino. Purtroppo poi il piccolo è deceduto per la grave disidratazione.  Il bilancio delle vittime, purtroppo destinato ad aumentare ancora per l'alto numero di dispersi, ha superato quota 46mila. In Turchia sono 40.642, ha reso noto l'Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad). Tra loro anche il 31enne calciatore ghanese Christian Atsu, che giocava nel'Hatayspor. Dopo giorni di ricerche, il suo corpo è stato ritrovato tra i resti del condominio in cui viveva a Hatay. Sono invece 5.800 i morti in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie. Molte vittime non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura data l'enormità del disastro. Il soccorritore spagnolo: "Case demolite con la gente sotto" E oggi si chiude anche la missione dei vigili del fuoco italiani impegnati nelle operazioni di soccorso in Turchia. Il secondo contingente composto da 46 uomini partirà stasera dagli aeroporti di Adana e Hatay. L'operazione, coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile, nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, era iniziata il 6 febbraio con l'invio del primo contingente, che ha operato ad Antiochia fino al 12 febbraio, quando è stato sostituito dal secondo contingente di vigili del fuoco oggi al rientro.

Esteri

Roma, 18 febbraio 2023 - In Turchia e Siria continua la triste conta dei morti del devastante terremoto del 6 febbraio scorso, ma intanto si registra un altro piccolo miracolo: tre persone sono state estratte vive&nbsp;dopo ben 296 ore sotto le macerie di un edificio crollato a Hatay, uno dei centri più colpiti dal sisma nel sud della Turchia. Si tratta di una famiglia siriana composta da padre, madre e bambino. Purtroppo poi il piccolo è deceduto per la grave disidratazione. 
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Il bilancio delle vittime, purtroppo destinato ad aumentare ancora per l'alto numero di dispersi, ha superato quota 46mila. In Turchia sono&nbsp;40.642, ha reso noto l'Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad). Tra loro anche <a href="https://www.quotidiano.net/sport/calcio/christian-atsu-morto-terremoto-1.8530021">il 31enne calciatore ghanese Christian Atsu</a>, che giocava nel'Hatayspor. Dopo giorni di ricerche, il suo corpo è stato ritrovato tra i resti del condominio in cui viveva a Hatay. Sono invece 5.800 i morti in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie. Molte vittime non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura data l'enormità del disastro. 
<a href="https://www.quotidiano.net/esteri/case-demolite-con-la-gente-sotto-la-ong-denuncia-e-ankara-la-caccia-1.8530011">Il soccorritore spagnolo: "Case demolite con la gente sotto"</a> 
E oggi si chiude anche la missione dei vigili del fuoco italiani impegnati nelle operazioni di soccorso in Turchia. Il secondo contingente composto da 46 uomini partirà stasera dagli aeroporti di Adana e Hatay. L'operazione, coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile, nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, era iniziata il 6 febbraio con l'invio del primo contingente, che ha operato ad Antiochia fino al 12 febbraio, quando è stato sostituito dal secondo contingente di vigili del fuoco oggi al rientro.

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