Terremoto in Turchia e Siria, tre giovani salvati dopo 200 ore. Allarme bambini

Sono oltre 8mila le persone estratte vive dalle macerie. Una madre e il suo neonato sono stati salvati due volte nel giro di tre giorni. Arriva la prima delegazione Onu nelle aree controllate dai ribelli in Siria. Unicef: "Milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente". Ikea manda 5mila rifugi 'da assemblare'

Ankara, 14 febbraio 2023 - Una settimana dopo i due devastanti terremoti e più di 1.600 scosse di assestamento, in Turchia e Siria continua la ricerca dei dispersi. Finora, fa sapere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, i soccorritori hanno estratto oltre 8mila persone vive dalle macerie degli edifici crollati. Tra gli ultimi ci sono tre giovani che sono stati salvati dopo quasi 200 ore passate sotto le rovine. Ma accanto alle storie di salvataggi miracolosi c'è un pesantissimo bilancio delle vittime, che hanno superato in totale oltre 41mila tra i due paesi (35.418 nella sola Turchia). Intanto lo stesso Erdogan annuncia che inizierà la costruzione di 30.000 "case sicure" il mese prossimo, impegnandosi a ricostruire in un anno e annunciato aiuti economici per chi ha perso familiari.

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Hatay, Turchia, 13 febbraio 2023 (Ansa)
Hatay, Turchia, 13 febbraio 2023 (Ansa)

Mamma e neonato salvati due volte in 3 giorni

Essere salvati in questa situazione è già qualcosa di miracoloso, ma quando succede ben due volte nel giro di un paio di giorni è quasi incredibile. È accaduto a Jindayris, nellla Siria nord occidentale. Dima, riporta il Guardian era incinta di sette mesi quando parte della sua casa è crollata durante il sisma. È stata tirata fuori dalle macerie con lievi ferite e subito dopo ha dato alla luce il suo piccolo, che ha chiamato Adnan. Sono tornati a casa, ma quel riparo, l'unico possibile in un Paese dove gli aiuti sono arrivati col contagocce è crollato completamente tre giorni dopo. Il piccolo è stato ricoverato all'ospedale al-Shifa di Afrin dai soccorritori: in condizioni critiche, affetto da grave disidratazione e ittero, mentre la madre ha riportato lesioni agli arti inferiori. "Lo stiamo solo nutrendo e stiamo intervenendo attraverso fleboclisi endovenose", ha detto il pediatra che lo ha in cura, il dottor Abdulkarim Hussein al-Ibrahim, che ha diffuso foto del piccolo dorme tranquillo all'interno di un'incubatrice con il polso collegato a una flebo. 

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"Milioni di bambini hanno bisogno di aiuto"

L'Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, avverte che milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente in questi giorni. Sebbene il numero preciso non sia chiaro, nelle 10 province colpite della Turchia vivono 4,6 milioni di bambini, mentre oltre 2,5 milioni di bimbi sono stati colpiti in Siria. Tanti di loro sono ancora sotto le macerie, altri hanno perso la famiglia. Molte abitazioni sono diventate inagibili, costringendo oltre un milione di sfollati a vivere in tendopoli, spesso nel gelo, con neve e pioggia che aumentano le sofferenze. 

"I bambini e le famiglie della Turchia e della Siria stanno affrontando difficoltà inimmaginabili a seguito di questi devastanti terremoti - ha dichiarato il direttore generale dell'Unicef, Catherine Russell - Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che tutti coloro che sono sopravvissuti a questa catastrofe ricevano un sostegno salvavita, tra cui acqua sicura, servizi igienici, forniture nutrizionali e sanitarie critiche e sostegno alla salute mentale dei bambini. Non solo ora, ma anche a lungo termine".

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Primo aereo saudita in Siria in 11 anni

Ad Aleppo stamane è atterrato un aereo saudita carico di aiuti per le vittime: è il primo aereo arrivato in Siria dall'Arabia Saudita in 11 anni. Lo stop aveva fatto seguito all'isolamento politico imposto dall'intera Lega Araba al presidente Bashar al-Assad dopo la repressione della rivolta popolare contro il regime degenerata in una guerra devastante. Il velivolo trasporta 35 tonnellate di cibo, e altri due sono attesi mercoledì e giovedì. Intanto è arrivata anche la prima delegazione delle Nazioni Unite nelle aree controllate dai ribelli della Siria nord-occidentale per valutare la necessità delle regioni duramente colpite. 

"Siamo tutti inorriditi per il terribile bilancio causato dal terremoto in Turchia. Gli Alleati della Nato stanno fornendo un sostanziale aiuto alla Turchia, questo sostegno deve proseguire e dobbiamo essere solidali". A dichiararlo è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Secondo quanto riferisce Erdogan, più di 100 Paesi hanno mandato messaggi di solidarietà alla Turchia.

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Ikea manda 5mila rifugi 'da assemblare'

Per ospitare le persone rimaste senza casa dopo il terremoto, Ikea Foundation ha inviato in Siria e in Turchia 5mila rifugi 'da assemblare'. Secondo quanto riportato dal Guardian, la Fondazione della multinazionale svedese ha donato 10 milioni di euro all'ong Better Shelter, grazie ai quali sono stati sviluppati i robusti rifugi da 17,5 metri quadrati che possono essere assemblati senza attrezzi. Queste abitazioni temporanee sono già utilizzate in più di 80 paesi, come l'Ucraina, il Bangladesh e la Colombia. E non solo Ikea. Altre multinazionali si sono attivate per offrire il loro aiuto alle popolazioni colpite dal sisma. Amazon, per esempio, ha iniziato a inviare dalla settimana scorsa alimenti per bambini, coperte, tende e medicinali attraverso il suo magazzino di Istanbul.