Una cartina, pubblicata sul profilo Twitter Il Mondo dei Terremoti, con l'epicentro del terremoto di questa notte. ''Come dicevamo - si legge -, la scossa di questa notte � avvenuta circa 30 chilometri a nord-ovest di Gaziantep, la sesta citt� pi� grande dalla Turchia e la prima dell'intera Anatolia sud-orientale (oltre 1.800.000 abitanti). A pochi passi c'� poi il confine con la Siria''.
TWITTER/ IL MONDO DEI TERREMOTI
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Il terremoto tra la Turchia e la Siria (Ansa)

Roma, 7 febbraio 2023 - Scosse di assestamento o 'doppietta'? Sulla natura dei due terremoti che hanno scosso il sud-est della Turchia e il Nord della Siria gli esperti sono divisi. Per alcuni, potrebbero essere dovuti a un fenomeno sismico "insolito" noto come "doppietta". Secondo il sismologo Alessandro Amato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è attivata un'altra faglia al confine tra la Siria e la Turchia ed è stata la responsabile del secondo terremoto forte registrato nella mattinata di ieri, ossia quello di magnitudo 7,5 delle 12:24 (le 11,24 in Italia). "Quel terremoto - ha aggiunto - è avvenuto su una faglia che si trova più a Nord rispetto a quella Est anatolica, lunga fra 70 e 80 metri".  Terremoto in Turchia e Siria, Tajani: "Trovati i corpi di sei italiani dispersi" Anche Suzan van der Lee, esperta di sismologia e docente presso la Northwestern University (Illinois, USA), ha spiegato a EFE che 'doppietta' è il termine appropriato per indicare "una coppia di terremoti di magnitudo comparabile che si verificano molto vicini nello spazio e nel tempo". Un concetto che la stessa Van der Lee applica alla situazione vissuta in Turchia e Siria, che descrive come "relativamente insolita". Si trova d'accordo con questa interpretazione anche Stephen Sicks (University College di Londra). I sismologi però non sono tutti d'accordo e Hector Gonzalez-Huizar, membro di Temblor, un'organizzazione americana che si occupa di valutazione del rischio sismico, obietta che il significato di "doppietta" risponde a quei casi in cui un secondo terremoto si verifica sulla stessa faglia a distanza di poco tempo; oppure quando un terremoto si verifica subito dopo praticamente nello stesso punto. "Non la considererei una doppietta, ma una scossa di assestamento della prima. Dico questo perché gli epicentri erano a circa 100 chilometri di distanza l'uno dall'altro e il secondo terremoto si e' verificato circa nove ore dopo", ha dichiarato Gonzalez-Huizar. Il sisma dopo le bombe. Profughi, dramma infinito: nuova ondata in arrivo Sono state almeno 300 le scosse registrate fra Turchia e Siria a partire dalla mezzanotte. Nell'arco di 13 ore la più forte è stata di magnitudo 5,5. Lo indica la lista riportata nel sito che aggiorna costantemente la situazione sismica nella zona, gestito dall'Università del Bosforo con l'Osservatorio di Kandilli, l'Istituto per la ricerca sui terremoti (Krdae) e il Centro regionale di monitoraggio e valutazione di terremoti e tsunami (Bdtim). Delle repliche registrate finora, sono state tre quelle di magnitudo uguale o superiore a 5 e almeno 34 quelle di magnitudo uguale o superiore a 4.

Esteri

Roma, 7 febbraio 2023 - Scosse di assestamento o 'doppietta'? Sulla <a href="https://www.quotidiano.net/esteri/terremoto-turchia-oggi-diretta-1.8509227">natura dei due terremoti </a>che hanno scosso il sud-est della Turchia e il Nord della Siria gli esperti sono divisi.&nbsp;Per alcuni, potrebbero essere dovuti a un fenomeno sismico "insolito" noto come "doppietta". Secondo il sismologo Alessandro Amato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è attivata un'altra faglia al confine tra la Siria e la Turchia ed è stata la responsabile del secondo terremoto forte registrato nella mattinata di ieri, ossia quello di magnitudo 7,5 delle 12:24 (le 11,24 in Italia). "Quel terremoto - ha aggiunto - è avvenuto su una faglia che si trova più a Nord rispetto a quella Est anatolica, lunga fra 70 e 80 metri".&nbsp; 
<a data-img="/polopoly_fs/1.8520429!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Membri di un team di ricerca con un corpo fra le macerie di un palazzo a Hatay, in Turchia" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8520429!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8520428" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/esteri/terremoto-turchia-siria-vittime-feriti-1.8520428" title="Terremoto in Turchia e Siria, Tajani: &amp;quot;Trovati i corpi di sei italiani dispersi&amp;quot;">Terremoto in Turchia e Siria, Tajani: "Trovati i corpi di sei italiani dispersi"</a> 
Anche Suzan van der Lee, esperta di sismologia e docente presso la Northwestern University (Illinois, USA), ha spiegato a EFE che 'doppietta' è&nbsp;il termine appropriato per indicare "una coppia di terremoti di magnitudo comparabile che si verificano molto vicini nello spazio e nel tempo". Un concetto che la stessa Van der Lee applica alla situazione vissuta in Turchia e Siria, che descrive come "relativamente insolita". Si trova d'accordo con questa interpretazione anche Stephen Sicks (University College di Londra). 
I sismologi però non sono tutti d'accordo e Hector Gonzalez-Huizar, membro di Temblor, un'organizzazione americana che si occupa di valutazione del rischio sismico, obietta che il significato di "doppietta" risponde a quei casi in cui un secondo terremoto si verifica sulla stessa faglia a distanza di poco tempo; oppure quando un terremoto si verifica subito dopo praticamente nello stesso punto. "Non la considererei una doppietta, ma una scossa di assestamento della prima. Dico questo perché&nbsp;gli epicentri erano a circa 100 chilometri di distanza l'uno dall'altro e il secondo terremoto si e' verificato circa nove ore dopo", ha dichiarato Gonzalez-Huizar. 
<a href="https://www.quotidiano.net/esteri/terremoto-turchia-siria-profughi-1.8508445">Il sisma dopo le bombe. Profughi, dramma infinito: nuova ondata in arrivo</a> 
Sono state almeno 300 le scosse registrate fra Turchia e Siria a partire dalla mezzanotte. Nell'arco di 13 ore la più forte è stata di magnitudo 5,5. Lo indica la lista riportata nel sito che aggiorna costantemente la situazione sismica nella zona, gestito dall'Università del Bosforo con l'Osservatorio di Kandilli, l'Istituto per la ricerca sui terremoti (Krdae) e il Centro regionale di monitoraggio e valutazione di terremoti e tsunami (Bdtim). Delle repliche registrate finora, sono state tre quelle di magnitudo uguale o superiore a 5 e almeno 34 quelle di magnitudo uguale o superiore a 4.&nbsp; 
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