Terremoto 6.7 in Giappone. Devastata l'isola di Hokkaido

Si contano finora 9 morti e 130 feriti. Una serie di frane multiple ha inghiottito case e un'intera collina

Terremoto in Giappone, devastata l'isola di Hokkaido (Ansa)

Terremoto in Giappone, devastata l'isola di Hokkaido (Ansa)

Tokyo, 6 settembre 2018 - Un devastante terremoto,  di magnitudo 6,7 sulla scala Richter, ha colpito nella notte l'isola giapponese di Hokkaido. E' di nove morti, 130 i feriti e una quarantina i dispersi il bilancio, per ora provvisorio, del violento sisma, che ha provocato frane e crolli di edifici, concentrati nella cittadina di Atsuma, vicina all'epicentro. Le squadre di soccorso all'opera tra fango e macerie nell'isola pensano che ci siano almeno 30 persone sepolte dalle frane e dai crolli

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L'aeroporto di Sapporo è stato chiuso e lo resterà sino a domani, ha comunicato il ministero dei Trasporti.  Il primo ministro Shinzo Abe, che ha presieduto una riunione d'emergenza del suo gabinetto, ha spiegato che sul posto, per aiutare nelle operazioni di recupero, sono stati inviati 4.000 militari delle forze di autodifesa, con altri circa 20.000 pronti a partire: "Faremo del nostro meglio per salvare vite umane", ha detto.

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Il terremoto era relativamente poco profondo: ha colpito a 62 chilometri a Sud-est del capitale regionale di Sapporo. Frane multiple su larga scala hanno colpito la campagna: riprese aeree hanno mostrato decine di case distrutte sul fondo di una collina inghiottita da una frana. 

Il villaggio di Atsuma, il più colpito dal sisma, è quello che ha riportato finora il maggiore numero di vittime - sei, secondo Nhk - e tutti i dispersi. Immagini aeree del villaggio mostrano l'entità delle frane avventure dopo le scosse con lingue di terra che si sono riversate da una collina su un centro abitato travolgendo le abitazioni. In totale, a Hokkaido, almeno 2400 persone hanno trovato un alloggio temporaneo nei centri per l'evacuazione allestiti in oltre trecento località, secondo i calcoli delle autorità locali. Forti danni anche ai trasporti: tutti i cancellati i voli dall'aeroporto di Sapporo: fermi anche i servizi ferroviari e i treni ad alta velocità e i mezzi di trasporto locale. Dopo il sisma, la centrale nucleare di Tomari ha attivato l'energia di riserva per fare proseguire il funzionamento degli impianti di raffreddamento. Secondo il ministro del Commercio e dell'Industria, Hiroshige Seko, occorrera' "almeno una settimana" prima di potere ripristinare totalmente la corrente sull'isola. 

Il terremoto ha danneggiato anche un importante impianto termico che riforniva la regione. Come ha spiegato NHK, servizio pubblico radiotelevisivo giapponese, la centrale nucleare di Tomari a Hokkaido, che non era operativa prima del terremoto, è stata costretta a ricorrere al supporto di emergenza per mantenere operativo il sistema di raffreddamento. 

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Dopo il terremoto iniziale, una scossa di assestamento di 5.3 ha interessato la zona pochi istanti dopo e decine di altre scosse di assestamento si sono susseguite per tutta la notte fino al mattino. Le autorità hanno messo in guardia sul rischio di nuove scosse "nel giro di due o tre giorni", ha detto Toshiyuki Matsumori, incaricato del monitoraggio dei terremoti all'agenzia meteorologica nazionale.

Il Giappone si stava ancora riprendendo dal tifone Jebi, il peggiore che abbia colpito il paese in 25 anni, che ha interessato martedì la parte occidentale del paese, provocando almeno 11 morti e gravi danni all'aeroporto principale della regione.