Giovedì 18 Aprile 2024

Terremoto tra Grecia e Turchia, sale il numero delle vittime. Riprese le ricerche

Sono almeno 30 i morti a seguito del forte sisma nel mare Egeo. La maggior parte nella turca Smirne, dove diversi palazzi sono crollati. Segni di collaborazione e distensione tra Atene e Ankara

Smirne, si scava ancora tra le macerie del terremoto (Ansa)

Smirne, si scava ancora tra le macerie del terremoto (Ansa)

Atene, 31 ottobre 2020 - E' sempre più tragico il bilancio dei morti in Turchia, dopo la forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.0, che ieri ha scosso il mar Egeo, a 14 km al largo dell'isola greca di Samos. Il sisma però ha fatto più vittime e danni in Turchia, le cui coste distano pochi chilometri dall'epicentro. I morti a Smirne, la più colpita, sono saliti a 28, con almeno 831 feriti. Mentre a Samos il crollo di un muro ha ucciso una ragazza e un ragazzo 17enni. 

Smirne, Izmir, ha visto crolare come castelli di carta una ventina di palazzi. I soccorritori stamani hanno ripreso a scavare, anche a mani nude, tra le macerie alla disperata ricerca di sopravvissuti. 

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Sono almeno 100 le persone state tratte in salvo fino ad ora, lo ha annunciato il ministro turco dell'Ambiente e della Pianificazione urbana, Murat Kurum, nel corso di una conferenza stampa. Al lavoro ci sono 5mila soccorritori, supportati da cani e 751 mezzi, che non hanno mai smesso di cercare i superstiti tutta notte. Le autorità ritengono che ci siano ancora persone intrappolate sotto le macerie. Oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato: "Molto presto costruiremo nuove case per sostituire quelle crollate nel terremoto a Smirne".  

Il terremoto, ma si dovrebbe parlare di sciame sismico con ripetute scosse arrivate anche a magnitudo 5.1 (Ankara ha registrato 489 scosse di assestamento, di cui 35 di magnitudo superiore a 4), ha provocato un mini-tsunami onde che hanno travolto negozi e abitazioni sulla costa turca nel distretto di Seferhisar.

L'effetto del sisma anche il riavvicinamento dei due Paesi, nonostante le recenti tensioni per la disputa sulle esplorazioni petrolifere nel Mediterraneo orientale. Il governo greco ha offerto subito alla Turchia tutta la sua collaborazione per i soccorsi. "Ho appena chiamato il presidente Erdogan per porgere le mie condoglianze per la tragica perdita di vite umane causata dal terremoto che ha colpito i nostri due paesi", ha scritto il primo ministro greco, Kiriakos Mitsotakis su Twitter: "Quali che siano le nostre differenze, questi sono tempi in cui la nostra gente ha bisogno di essere unità". Gli ha risposto Erdogan ringraziandoo per il gesto e ha presentato le sue condoglianze "a tutta la Grecia", aggioungendo "anche la Turchia è sempre pronta ad aiutare la Grecia a guarire le sue ferite".

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