Spazio, dal telescopio James Webb la spettacolare foto della culla delle stelle

La nuova immagine dei 'Pilastri della Creazione' è più dettagliata e precisa di quella famosa del '95 fatta dal telescopio Hubble

i Pilastri della Creazione

i Pilastri della Creazione

Roma, 19 ottobre 2022 - La culla delle stelle più nota, i 'Pilastri della Creazione', immortalati nuovamente, ma questa volta dal modernissimo telescopio spaziale James Webb, di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e agenzia spaziale canadese (Csa). Nel 1995 la stessa immagine era stata scattata dal telescopio Hubble (Nasa ed Esa) e aveva riscosso un gran clamore nel mondo scientifico, fino ad essere considerata una della dieci migliori fotografie ritratte dal satelite di ricerca lanciato in orbita nel 1990.

Oggi le nuove fotografie di Webb offrono maggiori dettagli e una precisione che Hubble non poteva raggiungere nel fisssare la nuova immagine di queste colonne di gas interstellare e polveri distanti circa 6.500 anni luce, al cui interno si formano i nuovi astri di poche centinaia di migliaia di anni. Gli scatti di Webb serviranno a comprendere meglio i processi di formazione delle stelle, e della loro morte.

I Pilastri della Creazione a destra la foto di Hubble, a sinistra quella di Webb
I Pilastri della Creazione a destra la foto di Hubble, a sinistra quella di Webb

I 'Pilastri della Creazione', nelle immagini del James Webb sembrano maestose formazioni rocciose, che avvolgono le nuove stelle in formazione. Sono proprio i nuovi astri a provocare le linee ondulate che sembrano lava, lanciando periodicamente getti che si scontrano con le nubi di materiale circostante. 

La luce rossastra che si può ammirare viene generata dalle energetiche molecole di idrogeno durante le espulsioni di materiale, e nelle collisioni che avvengono all'interno di queste colonne di gas. 

Ma la vista di Webb non ha 'attraversato' le nubi, per rivelare quello che si trova dietro di esse, cioè le altre galassie sullo sfondo. A bloccare l'osservazione del telescopio è stato il mezzo interstellare, quel mix di gas traslucido e polvere che impedisce di vedere più in profondità.