Venerdì 20 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Israele, telefonate anonime ai cittadini con la voce degli ostaggi: “Cosa state aspettando?”

Chiamate nel cuore della notte in cui vengono fatti ascoltare spezzoni di un video propaganda di Hamas, con Yosef-Haim Ohana e Elkana Bohbot, rapiti il 7 ottobre 2023. La Direzione per la sicurezza informatica: “Qualcuno tenta di creare il panico”

Israele, telefonate anonime ai cittadini con la voce degli ostaggi: “Cosa state aspettando?”

Tel Aviv, 24 maggio 2025 – Messaggi strazianti con la voce di ostaggi che chiedono aiuto. L’ultima frontiera del terrore passa attraverso i telefonini. Cittadini israeliani hanno dichiarato sui social media di aver ricevuto questa notte chiamate da numeri sconosciuti con audio registrati. Dall’altra parte le voci di persone che implorano aiuto per essere liberati. In sottofondo suoni di sirene ed esplosioni. In una delle telefonate segnalate, qualcuno urla: "Ci sono ostaggi a Gaza, perché state aspettando?".

La notizia viene riportata oggi dai media israeliani: gli audio in questione – riferisce Times of Israel – sono estrapolati da un video di propaganda di Hamas, diffuso due settimane fa, con Yosef-Haim Ohana e Elkana Bohbot, due giovani rapiti dai terroristi al festival Supernova mentre tentavano di soccorrere dei feriti. Nel filmato Ohana è seduto accanto a Bohbot, sdraiato su un materasso. "Cosa succederà quando presto non potrò più stargli vicino e lui rimarrà solo?", chiede Ohana. 

La Direzione nazionale per la sicurezza informatica dello Stato ebraico, sta indagando sulle chiamate, nel frattempo consiglia di bloccare i numeri sospetti, che sono tre (79-9444000; 074-7375311; 072-2604986). Qualcuno tenta “di creare panico tra la popolazione", afferma la Direzione. Da parte sua il forum dei familiari degli ostaggi israeliani (Hostages and Missing Families Forum) nega di essere coinvolto.

Il punto sugli ostaggi 

Gli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza sono 58: tra questi 57 fanno parte dei 251 rapiti il 7 ottobre 2023. Almeno 35 sono stati confermati morti dalle IDF, mentre 20 si ritiene siano ancora vivi. Si teme per la salute di tre di loro. 

Durante il cessate il fuoco di questo inverno Hams ha liberato 30 ostaggi, 20 civili israeliani, cinque soldati, e cinque cittadini thailandesi e restituito i corpi di otto prigionieri morti. Nel novembre 2023 erano stati rilasciati 105, nelle prime settimane di guerra altri quattro erano tornati a casa. Questo in cambio di migliaia della liberazione di migliaia prigionieri palestinesi incarcerati. 

Otto ostaggi erano stati rilasciati dalle truppe israeliane che avevano anche recuperato 41 corpi, tra cui – spiega il Times of Israel – tre uccisi per errore dai militari israeliani.