Tank Man, addio al fotografo di piazza Tienanmen

E' morto a 64 anni Charlie Code, suo lo scatto che divenne l'icona della resistenza pacifica di migliaia cinesi

L'immagine simbolo delle proteste di piazza Tienanmen (Charlie Code, 1989)

L'immagine simbolo delle proteste di piazza Tienanmen (Charlie Code, 1989)

Bali, 14 settembre 2019 - Si è spento a Bali, paradiso tropicale nel quale aveva deciso di vivere, Charlie Code, padre dell’immagine ‘Tank man’, simbolo della manifestazione di piazza Tienanmen a Pechino, nel giugno 1989. Cole, che aveva 64 anni, catturò lo scatto che ritrae un uomo solo davanti a tre carri armati il 5 giugno del 1986, il giorno dopo che migliaia di manifestanti erano stati uccisi; una foto che ha fatto il giro del mondo. Nonostante in quel momento fossero con lui anche altri fotografi (Jeff Widener e Teriill Jones dell’Associated Press, Arthur Tsang Hin Wah di Reuters e Stuart Franklin per Magnum), vinse il World Press Photo nel 1990. Anni dopo raccontò di aver preso l’immagine, pubblicata sulla copertina del settimanale Newsweek, con un teleobiettivo dal balcone di un hotel: "Ero convinto che l’uomo che avevo fotografato sarebbe stato ucciso e che quindi era mia responsabilità immortalare ciò che stava accadendo", le sue parole.

Lo sconosciuto uomo dei carri armati venne poi portato via da due persone e non si seppe più nulla di lui. Cole sapeva che dopo aver fatto quella foto la polizia cinese lo sarebbe andato a cercare così nascose il rullino nel bagno della sua camera. Effettivamente agenti entrarono nella sua stanza d’albergo e cercarono il rullino senza trovarlo. E così una volta sviluppata, l’immagine divenne l’icona della resistenza pacifica di migliaia di studenti e non, che chiedevano democrazia, e rispetto dei diritti umani. Una delle fotografie più famose del XX secolo, capace di testimoniare fatti, drammi ed emozioni di un determinato momento storico, come quella scattata durante la guerra del Vietnam da Nick Ut di Associated Press, che ci vinse il Pulitzer, mentre la piccola Kim Phúc, 9 anni, scappava nuda e in lacrime dopo un attacco al napalm a Trang Bang, il suo villaggio vicino Saigon.