Giovedì 18 Aprile 2024

Florida, 16enne chatta: "Faccio una strage a scuola". Arrestato

Dopo la strage del 14 febbraio l'intervento è immediato: a casa del ragazzo una pipe bomb, un fucile d'assalto Kalashnikov AK-47 e un paio di pistole

Un cartellone contro le armi ai cancelli della scuola di Parkland (Lapresse)

Un cartellone contro le armi ai cancelli della scuola di Parkland (Lapresse)

Washington, 28 febbraio 2018 - Florida, sventata un'ennesima strage a scuola. A una manciata di giorni dalla strage del 14 febbraio al liceo di Parkland, in cui si contarino 17 morti e che ha dato il via alla protesta di studenti, insegnanti e Vip (VIDEO) e insegnanti contro la politica sulle armi di Trump, oggi la polizia della stessa contea di Broward ha arrestato uno studente 16enne di Pompano Beach per aver minacciato di uccidere i suoi compagni di scuola con una cosiddetta "pipe bomb" (ordigno rudimentale ma potenzialmente letale formato da un tubo di metallo imbottito di esplosivo, chiodi e biglie di ferro). 

Il giovane Christopher McDonald stava giocando a un video gioco online quando, sulla chat con cui si comunica nei giochi di squadra, ha lanciato la sua minaccia. Qualcuno ha informato la polizia e sono scattate le indagini. Gli agenti hanno scoperto che il giovane viveva nella contea di Broward e viste le accuse sulla scarsa tempestività con cui i poliziotti sono intervenuti a Parkland, lo sceriffo ha inviato immediatamente gli artificieri a casa sua, insieme ad agenti dell'Fbi e del ministero per la Sicurezza Interna (Homeland Security).  In effetti non erano minacce a caso: nell'abitazione del 16enne le forze dell'ordine hanno scoperto - oltre alla "pipe bomb" - diverse armi tra cui il temibile fucile d'assalto Kalashnikov AK-47, un giubbetto anti-proiettili e un paio di pistole.

image Il padre del giovane, David MacDonald, riferisce l'affiliata locale della Abc, lo ha descritto come "un solitario, un perdente che ha mollato la scuola", anche se lo ha difeso: "Era solo un tubo di metallo chiuso alle estremità e con un laccio da scarpe usato come stoppino e dentro c'erano i resti di fuochi d'artificio".  Ai reporter che gli hanno chiesto perché il figlio avesse questo ordigno, il padre non ha trovato nulla di meglio che rispondere: "Per gioco". Il giovane è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico per essere sottoposto ai test per accertare se soffra di turbe mentali, come Nikolas Kurz, il killer 19enne di Parkland. Una volta dimesso sarà portato davanti a un giudice.

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