Strage Florida, Trump rilancia: "Scuole senza armi sono calamita per i cattivi"

Il tycoon rincara la dose dopo la (quasi) smentita: "Mai detto di armare gli insegnanti, solo quelli esperti" Strage Florida, Trump incontra gli studenti. Al vaglio l'ipotesi di armare i prof 500mila dollari da Clooney-Amal per marcia contro armi

Donald Trump (Ansa)

Donald Trump (Ansa)

Washington, 22 febbraio 2018 - Infuria negli Usa la polemica sul possesso di armi, scoppiata dopo il massacro di San Valentino al liceo di Parkland, Florida, dove un 19enne armato di fucile da combattimento ha ucciso 17 studenti. Il presidente Donald Trump, travolto delle critiche e dagli appelli al cambiamento di parenti delle vittime, sopravvissuti e società civile, ha annunciato timide aperture verso un'intensificazione dei controlli sulle vendite di armi. Oggi, mentre in tutto il Paese gli studenti hanno manifestato contro l'immobilismo del Congresso e lo strapotere della potente lobby delle armi National Rifle Association (Nra),Trump ha ospitato alla Casa Bianca una sessione di ascolto con alcuni sopravvissuti e parenti delle vittime, durante la quale in molti hanno chiesto di agire per fermare le sparatorie.

500mila dollari da Clooney-Amal per marcia contro armi

LA PROPOSTA CHOC - Nel corso dell'evento, il presidente ha lanciato la proposta choc di risolvere il problema delle sparatorie nelle scuole mettendo armi nelle mani degli insegnanti e del personale scolastico. "Se aveste avuto un insegnante abile con le armi si sarebbe potuto mettere fine all'attacco molto rapidamente", ha detto Trump ai sopravvissuti presenti. La controversa ipotesi ha sollevato immediatamente una tempesta di critiche da parte delle associazioni delle vittime e dei responsabili del settore educativo. La presidente della National Education Association, Lily Eskelsen Garcia, ha dichiarato che introdurre armi nelle scuole non le renderebbe più sicure affermando che "i genitori e gli educatori respingono a grande maggioranza l'idea di armare il personale scolastico". Anche Barack Obama e la moglie Michelle sono scesi in campo, schierandosi, tramite Twitter, al fianco degli studenti che chiedono una riforma.

LA (QUASI) SMENTITA, POI IL RILANCIO - Forse a causa dell'eccessivo clamore destato dalla proposta, il presidente è tornato sul suo social favorito, Twitter, per offrire una precisazione in merito a quanto affermato. "Non ho mai detto 'diamo armi agli insegnanti'. Quello che ho detto è guardare alla possibilità di dare armi a insegnanti con esperienza militare e addestramento speciale" ha twittato il tycoon, specificando che gli insegnanti esperti di armi sarebbero "un sacco", e "sarebbero in grado di rispondere immediatamente se un feroce psicopatico arrivasse a scuola con cattive intenzioni". "Molte più risorse a meno costo delle guardie" prosegue Trump, sostenendo che in questo modo "gli attacchi finirebbero". Dopo la precisazione, 'The Donald' ha voluto però rincarare la dose sostenendo che "una scuola libera dalle armi è una calamita per i cattivi".