Squali e riscaldamento degli oceani: ecco la specie che 'cammina' sulla terraferma

Un'università Usa descrive la nuova straordinaria abilità conquistata dall'Hemiscyllium ocellatum per sopravvivere ai cambiamenti climatici

Un esemplare di squalo Hemiscyllium ocellatum

Un esemplare di squalo Hemiscyllium ocellatum

Roma, 25 agosto 2022 - Squali tra cambiamenti climatici e riscaldamento degli oceani, in fuga dalla barriera corallina e capaci di 'camminare' sulla terraferma. Alcuni esemplari di squalo spallina, appartenenti alla specie Hemiscyllium ocellatum, hanno sviluppato la capacità di spostarsi sulla terraferma per sfuggire al riscaldamento dell’Oceano Pacifico. Niente a che fare con i signori delle acque, i grandi squali bianchi. Gli ocellatum al contrario sono creature piccole ma decisamente... esuberanti.

Leggi anche: Squali bianchi, l'incredibile patto sulle prede. E fanno più morti ippopotami o tostapane

Leggi anche: Squali bianchi in Italia: l'ultimo avvistamento. "Vederli nuotare, che emozione"

Leggi anche: Squali bianchi giganti, ecco perché. Cosa sta succedendo negli oceani

Lo studio della Florida Atlantic University (FAU)

Questo comportamento, descritto sulla rivista Integrative and Comparative Biology, è stato analizzato dagli scienziati della Florida Atlantic University (FAU). Questi squali, spiegano gli autori, possono crescere fino a un metro di lunghezza e ora stanno attraversando un percorso evolutivo in risposta ai cambiamenti climatici e alle alterazioni della temperatura nella barriera corallina dell’Oceano Pacifico.

Il team, guidato da Marianne Porter, ha esaminato le dinamiche di spostamento degli squali e il modo in cui utilizzano le pinne, quantificando la cinematica del corpo assiale, la velocità, l’ampiezza e la frequenza del movimento della coda.

“La letteratura scientifica - afferma Porter - suggerisce che questa specie abbia sviluppato degli adattamenti per sopportare alcune delle difficili circostanze per il XXI secolo. Gli squali oscellati sono stati osservati nelle acque al largo dell’Australia settentrionale e dell’Indonesia e si sono evoluti per utilizzare le loro quattro pinne laterali per spingersi sul fondo del mare”.

Leggi anche: Orche all'attacco delle imbarcazioni in Spagna. La studiosa: ecco cosa c'entra il timone

"Così sopravvivono"

“Queste abilità potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza degli animali - aggiunge l’autrice - ma possono anche essere correlati alle prestazioni fisiologiche. Gli squali oscellati sono in grado di spostarsi in ambienti caratterizzati da scarsi quantitativi di ossigeno”.

Come si muovono

Stando a quanto emerge dall’indagine, non si riscontrano particolari differenze nella cinematica degli oscellati appena nati e adulti. “Questi dati - commentano gli autori - suggeriscono che la locomozione negli squali giovani non è influenzata dalla forma del corpo, dato che le meccaniche di movimento risultano simili indipendentemente dall’età dell’animale. Lo studio della locomozione degli squali ci consente di comprendere la capacità di questa specie di muoversi all’interno e all’esterno dei propri habitat”. 

Dove vive lo squalo spallina

Lo squalo spallina vive abitualmente tra le barriere coralline di Australia e Nuova Guinea. Gli studiosi hanno dimostrato che facendo leva sulle pinne può 'camminare' sulla terraferma fino a 30 metri e sopravvivere per due ore alla carenza di ossigeno.

Il precedente in Indonesia

A differenza dell'ocellatum lo squalo bambù scoperto nel 2013 nei fondali dell'Indonesia 'camminava' tranquillamente sui fondali grazie alle sue pinne minuscole. 

Numeri choc: cos'è lo shark finning

E sono proprio le pinne, soprattutto quelle dei grandi squali, a provocare una vera strage in tutto il mondo. Ogni anno quasi 100 milioni di squali vengono catturati principalmente per quello, ingrediente fondamentale di alcuni piatti ritenuti prelibati nei menu di molti Paesi, soprattutto asiatici. Lo ‘shark finning’ è una pratica di pesca crudele che consiste nel taglio delle pinne dell’animale, spesso ancora vivo, che viene poi rigettato in mare. Senza pinne gli squali affondano e soffocano, muoiono dissanguati o vengono mangiati da altri animali. Per sensibilizzare sul tema, il 2 settembre si terrà la conferenza ‘’Lo Shark Finning e il declino dei grandi squali. Una pratica di pesca crudele che mette a rischio la sopravvivenza di questi importantissimi animali’’. La conferenza è ospitata, nell’ambito della mostra fotografica The Living Sea (fino al 9 ottobre) presso il Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia e organizzata da Fon - Focused on Nature, Marevivo Onlus e Marevivo Veneto

A questo link le informazioni su squali e shark finning