Mercoledì 24 Aprile 2024

Spia russa avvelenata, Mosca contrattacca: "Espelleremo diplomatici inglesi"

Lo annuncia il ministro degli Esteri Lavrov in risposta alle misure adottate da Londra. Condanna unanime firmata dai leader di Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Unito Spia russa avvelenata, May: "Mosca colpevole". Espulsi 23 diplomatici

Serghei Lavrov (Ansa)

Serghei Lavrov (Ansa)

Mosca, 15 marzo 2018 - Continua a infuriare la 'guerra delle spie', come è stata soprannominata la crisi diplomatica in corso tra Regno Unito e Russia sul caso di Serghei Skripal, l'ex spia russa avvelenata insieme alla figlia Yulia con un agente nervino a Salisbury, in Inghilterra. Ieri è stato il giorno del furore britannico, con l'affondo di Londra che di fronte all'Onu ha accusato Mosca di aver compiuto "un attacco sul suolo britannico", e le pesanti ritorsioni annunciate dal premier Theresa May. Oggi arriva la replica del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, Lavrov ha promesso che "presto", i diplomatici britannici saranno espulsi dalla Russia come ritorsione alle misure adottate da Londra, accusando il governo britannico di voler sviare l'attenzione dalla "situazione molto difficile" dei negoziati sulla Brexit e sostenendo che Downing Street "non fornisce prove perchè non ne ha".

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Spia russa avvelenata, May: "Mosca colpevole". Espulsi 23 diplomatici

Il capo della diplomazia russa ha poi lanciato una frecciata alla controparte inglese, precisando che Mosca renderà pubbliche le sue misure di ritorsione solo dopo averle comunicate a Downing Street. "Siamo persone educate, e come tali ci rivolgeremo prima ai nostri colleghi britannici" ha detto il ministro, specificando che Mosca preferisce discutere attraverso i canali interni e solo successivamente portare la questione all'attenzione pubblica. "Così si comportano i gentleman, ma ce ne sono sempre meno", ha ironizzato il ministro. Lavrov ha concluso annunciando che la parte russa sarà pronta a tornare alla cooperazione con l'Inghilterra e l'Unione europea, quando i partner cesseranno di "seguire le linee delle tendenze russofobiche americane, comprese sanzioni e provocazioni".

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Intanto a Londra, mentre la premier Theresa May ha visitato Salisbury, teatro dell'avvelenamento, e ha parlato con esperti medici, il ministro della Difesa Gavin Williamson, un falco al pari del collega degli Esteri  Boris Johnson, ha dichiarato: "C'è chi parla di guerra fredda. Io direi che la temperatura è eccezionalmente gelida al momento". Mosca, rincara Williamson, "sta stracciando il libro delle regole internazionali, si levi di torno e taccia". E ancora: "La Gran Bretagna continuerà a portare la luce nelle tenebre del mondo".

TUTTI CONTRO LA RUSSIA - A riprova di una crescente tensione, oggi Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui condannano l'avelenamento di Serghei e Yulia Skripal, accusano nuovamente la Russia di aver organizzato l'attacco ed esortano Mosca a collaborare. Nella nota, pubblicata sul sito del governo britannico e rilanciata su Twitter, si ricorda inoltre che "l'uso di un agente nervino militare, di un tipo sviluppato in Russia, rappresenta la prima offensiva con uso di agente nervino dalla seconda Guerra mondiale", e si descrive l'accaduto come "un assalto alla sovranità del Regno Unito", oltre a "una chiara violazione della Convenzione sulle armi chimiche e del diritto internazionale che minaccia la sicurezza di tutti noi". Gli alleati affermano di "condividere la valutazione" di Londra che non vi sia "una plausibile spiegazione alternativa" e che il rifiuto di collaborare della Russia "ne sottolinea la responsabilità".

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SOLIDARIETA' DI GENTILONI - Secondo quanto riportano fonti di Palazzo Chigi è prevista per domani una telefonata tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e la premier britannica Theresa May. Continui i contatti in queste ore tra Palazzo Chigi e Downing Street nel corso dei quali è emersa la 'forte solidarietà' del nostro esecutivo 'al governo e al popolo britannico', ha sintetizzato il ministro degli Esteri Alfano oggi in una telefonata col suo collega Boris Johnson.