Mercoledì 24 Aprile 2024

Seattle, nuova sparatoria nella "Chop zone". Ucciso 16enne, gravissimo un altro ragazzo

L'area della città è occupata dai manifestanti per George Floyd. Trump invita le autorità locali a "riprendere Seattle dai terroristi"

Manifestanti nella "Chop Zone" a Seattle (Ansa)

Manifestanti nella "Chop Zone" a Seattle (Ansa)

Seatte, 30 giugno 2020- Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso e un altro di 14 anni è ricoverato in terapia intensiva dopo una sparatoria nella "Chop zone" di Seattle, la zona vicino al Congresso occupata dai manifestanti che protestano per la morte di George Floyd. Si tratta della quarta sparatoria negli ultimi dieci giorni, in quella che era all'inizio una zona presidiata da manifestanti pacifici, ma si è trasformata in una terra di nessuno.  L'ospedale Harborview Medical Center ha riferito che uno dei ragazzi è arrivato alle 3.15, portato da un veicolo privato, mentre l'altro è stato portato dai vigili del fuoco alle 03.30. "Purtroppo il ragazzo arrivato alle 3.30 dalla zona Chop è morto", aggiunge la nota.

Circa tre settimane fa, l'area della città di Seattle era stata lasciata temporaneamente "in mano" ai manifestanti, che hanno anche occupato il distretto di polizia. Il presidente Donald Trump ha più volte criticato la gestione della situazione da parte della sindaca e delle autorità statali, invitandoli a "riprendere Seattle" dai "terroristi", dagli "anarchici" e dai "democratici della sinistra radicale". Oggi, Trump ha scritto su Twitter: "Gli agitatori, gli anarchici, i saccheggiatori e i 'manifestanti" si rifiutano ora di lasciare la zona 'Chop'. Hanno zero rispetto per il governo, per la sindaca di Seattle o il governatore dello Stato di Washington. Non va bene!".