Giovedì 18 Aprile 2024

Spagna, socialisti e Podemos trovano accordo per governo di coalizione

Sanchez e Iglesias firmano una pre-intesa. Ma serviranno altre forze politiche per avere la maggioranza in Parlamento

Pedro Sanchez e Pablo Iglesias (Ansa)

Pedro Sanchez e Pablo Iglesias (Ansa)

Madrid, 12 novembre 2019 - Passi avanti, forse, verso la soluzione del rebus governo in Spagna. Il leader socialista spagnolo Pedro Sanchez e il leader di Podemos Pablo Iglesias hanno infatti hanno trovato un'intesa dopo le elezioni politiche di domenica scorsa. "Abbiamo raggiunto un preaccordo per formare un governo di coalizione progressista che combini l'esperienza del Psoe e il coraggio di Unidas Podemos", ha dichiarato Iglesias nel corso di una conferenza congiunta con il nuovo alleato.

un accordo per quattro anni, di legislatura. Sarà basato sulla coesione e la lealtà e aperto al resto delle forze politiche per costruire una maggioranza parlamentare", ha detto Sanchez. "Il Psoe aprirà i contatti con il resto dei partiti politici per costruire una maggioranza parlamentare - ha spiegato ancora l'ex primo ministro spagnolo -. Questo nuovo governo sarà rotondamente progressista perchè sarà formato da forze progressiste e perchè lavorerà per il progresso della Spagna e di ognuno degli spagnoli. Ciò che non rientrerà sarà l'odio e lo scontro fra gli spagnoli". 

Quello raggiunto tra socialisti e Podemos è - come detto - un 'pre accordo' in quanto rimanda le nomine nella formazione dell'esecutivo a dopo il voto di fiducia. I due partiti insieme hanno 155 seggi e possono contare sui tre voti della formazione di sinistra Mas Paìs e del deputato di Nuova Canarias, ma devono arrivare a 176 voti per avere la maggioranza assoluta per ottenere l'investitura alla prima votazione. A quelle successive basterebbe la maggioranza semplice, che appare essere la via, per quanto molto stretta e piena di incognite, che potrebbe percorrere il leader socialista.

L'impossibilià di formare un nuovo governo ha già portato gli spagnoli alle urne per ben due volte in meno di un anno. Quelle di domenica scorsa sono state le quarte elezioni negli ultimi quattro anni.