Mercoledì 24 Aprile 2024

Argentina, individuato il San Juan. Il relitto del sottomarino a 800 metri di profondità

Il sommergibile della Marina argentina era scomparso il 15 novembre 2017

Un uomo mostra la foto del san Juan con il suo equipaggio (Ansa)

Un uomo mostra la foto del san Juan con il suo equipaggio (Ansa)

Buenos Aires, 17 novembre 2018 - A quasi un anno esatto dalla sua scomparsa, con a bordo 44 uomini, è stato individuato il relitto del sottomarino San Juan nell'Atlantico. "Il Ministero della Difesa e la Marina argentina informano che l'ispezione del punto numero 24 da parte della nave Ocean Infinity, effettuata da un sottomarino a 800 metri di profondità, ha permesso la localizzazione dell'Ara San Juan", ha annunciato la stessa Marina su Twitter.

Le immagini del relitto del San Juan (Ansa)

Lo scafo del sommergibile "è totalmente deformato, disarticolato, a causa di un'implosione", ha spiegato il capitano Gabriel Eduardo Attis, comandante della base navale di Mar del Plata, in una conferenza stampa trasmessa in diretta tv. Attis ha aggiunto che l'elica è parzialmente sommersa e ci sono rottami nel raggio di 70 metri.

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IL RITROVAMENTO - "La nave di Ocean Infinity ha deciso di fare una nuova ricerca e grazie a Dio, ha trovato l'area dove affondò l'unità militare", ha spiegato il portavoce della Marina, Rodolfo Ramallo, alla tv Todo Noticias. La Ocean Infinity, incaricata delle ricerche lo scorso settembre, non è nuova a questo tipo di operazioni: in passato era già stata ingaggiata per le ricerche del relitto del volo MH370 di Malaysia Airlines scomparso a marzo 2014 mentre copriva la tratta Kuala Lumpur-Pechino. Ora riscuoterà dal governo argentino 7,5 milioni di dollari per il ritrovamento del sottomarino a circa 400 chilometri dalle coste della Patagonia. 

LA SCOMPARSA - Era il 15 novembre 2017 quando il sottomarino argentino scomparve mentre si dirigeva da Ushuaia a Mar del Plata. Il mezzo aveva preso parte ad alcune manovre nel porto meridionale di Ushuaia e il 13 novembre era ripartito per Mar del Plata, e due giorni dopo, fece la sua ultima comunicazione. Poco prima il comandante aveva lanciato l'allarme per un incendio causato dall'entrata di acqua attraverso un condotto di ventilazione e finita nello scompartimento delle batterie elettriche, scatenando così un incendio. 

LE FAMIGLIE - "Siamo devastati dalla notizia", ha dichiarato Jorge Villareal, padre di uno dei 44 membri dell'equipaggio. Fine 2017 e inizio 2018, navi di una decina di Paesi avevano mobilitato mezzi anche inediti per tentare di localizzare il sottomarino, poi la Marina aveva proseguito le ricerche con mezzi meno sofisticati. "Adesso si apre un altro capitolo. A partire dall'analisi dello stato del sottomarino, vedremo come procediamo", ha spiegato sempre il portavoce della Marina. "Avevo ancora la speranza che fossero vivi", ha confidato Luis Niz, padre di un altro dei marinai. 

Solo due giorni fa, presso il comando della Marina argentina a Mar del Plata, si era svolta una cerimonia commemorativa dell'incidente, presieduta dal presidente Mauricio Macri. Il capo dello Stato si era rivolto ai familiari: "Voglio dirvi che non siete soli, che io vi accompagno, e che le ricerche del sommergibile continueranno".