Giovedì 18 Aprile 2024

Sottomarino argentino, speranze finite. Stop alle ricerche dei superstiti

D'ora in avanti si cercheranno solo i resti del San Juan. La Marina: "Impossibile trovare persone vive a bordo". La ricostruzione: "Morti in due minuti"

L'Ara San Juan della Marina argentina (Ansa)

L'Ara San Juan della Marina argentina (Ansa)

Buenos Aires, 30 novembre 2017 - Non ci sono più speranze per le 44 persone a bordo del sottomarino argentino, scomparso ormai da due settimane nell'Oceano Altantico. La Marina ha formalmente posto fine alle disperate ricerche dei sopravvissuti dell'Ara San Juan. "Impossibile salvarli", ha detto il portavoce, Enrique Balbi, in una conferenza stampa.

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L'ultimo messaggio lanciato dall'unità riferiva che era "entrata acqua dallo snorkel (la presa d'aria che in immersione alimenta i motori diesel ndr) e che le batterie erano andate in corto e si era sviluppato un incendio". Poco dopo i sismosgrafi oceanografici nell'Atlantico meridionale hanno registrato una potente deflagrazione: si ipotizza o l'implosione del sottomarino per un cedimento strutturale a grandi profondità o l'esplosione dei siluri a bordo. In entrambi i casi, il destino dell'equipaggio, di cui faceva parte anche un primo sottufficiale donna, è segnato. 

"MORTI IN DUE MINUTI" - Questa la ricostruzione del capitano di fregata e ingegnere navale Horacio Tobías, più volte citato in questi giorni dai quotidiani locali. Il sommergibile ha subito uno "shock elettrico incontrollato" dovuto all'entrata di acqua, riporta il sito Clarìn.com, che ha provocato un'esplosione interna, la quale "in due minuti" ha causato "la morte della maggioranza dell'equipaggio per avvelenamento da idrogeno".

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"Si è già superato il doppio del tempo previsto dai protocolli internazionali per salvare l'equipaggio di un sottomarino - ha spiegato Balbi - per cui a partire da adesso le operazioni saranno programmate esclusivamente per ritrovare il San Juan". O quel che resta di esso. 

A due settimane dall'ultimo contatto del sottomarino con il comando operativo di Mar del Plata, la base verso la quale il sommergibile era diretta, e dopo aver setacciato miglia e miglia marittime con una task force navale ed aerea internazionale, "non è stata trovata nessuna prova del naufragio nell'area esplorata, né si è segnalato alcun contatto con il sottomarino o le sue scialuppe di salvataggio".

Dunque è certo: a bordo del San Juan, ammesso che esista ancora, non c'è più vita. 

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