"Sono depressa". Michelle Obama si sfila da vice Biden

Il nome dell’ex first lady era spuntato ripetutamente per il ticket col candidato dem. "Non dormo, sento il peso dei conflitti razziali".

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Non è mai entrata ufficialmente nella lista delle 13 donne che Joe Biden sta valutando per la vice-presidenza. Ha sempre detto di non essere interessata a quel posto anche se rimane attiva in politica con le sue conferenze i libri e i suoi seguitissimi podcast su Spotify. Michelle Obama però, anche se "fuori lista" è sempre stata considerata da tutti la favorita del futuro dream team democratico, se avesse accettato di scendere in pista. Joe Biden da mesi ripeteva "la sceglierei subito senza esitazione".

Quel sogno elettorale per molti democratici, soprattutto per le donne, ora si chiude perché Michelle, da sempre molto più popolare del marito Barack in tutti gli Stati Uniti, ha ammesso pubblicamente di soffrire di depressione e questo in politica, soprattutto, se si corre per la Casa Bianca non è tollerato.

"Da qualche tempo – ha detto l’ex first lady – soffro di una lieve forma di depressione e sto cercando di combatterla. Non è solo la quarantena dovuta alla pandemia – ha spiegato –, ma i conflitti razziali, le risposte di questa amministrazione, la sua ipocrisia… è scoraggiante, demoralizzante".

Nel suo discorso affrontando la questione della salute mentale delle persone durante il lockdown ha aggiunto: "Cerco di contrastare questo mio stato di disagio con la routine, ma spesso ho problemi di sonno, mi sveglio nel mezzo della notte in stato di ansia e ho problemi anche nel seguire il mio programma di esercizi fisici quotidiani".

Aumentata di peso, sempre meno dispobile ad eventi pubblici anche virtuali, Michelle ha avuto però il coraggio di uscire allo scoperto e ammettere le sue difficoltà esistenziali affermando che la famiglia, gli amici continuano ad essere il suo grande supporto. Ormai milionaria grazie ai diritti d’autore, e alle conferenze super pagate frequentissime prima del Covid-19, Michelle, diventata anche produttrice televisiva insieme al marito, rimane una delle persone più influenti soprattutto tra le donne americane che rappresentano la maggioranza degli elettori a novembre.

L’ammissione di oscillare quotidianamente tra alti e bassi e la sua schiettezza sono un valore soprattutto per una donna di successo come lei, ma se per caso avesse dovuto alla fine accettare di diventare la vice di Joe Biden i rivali politici l’avrebbero massacrata.

Al candidato democratico Joe Biden quindi in quella che si presenta come una stranissima campagna elettorale virtuale e con l’incognita del voto per posta contro il quale Donald Trump è scatenato e inneggia alla frode, non resta che pescare tra le altre 13 aspiranti assortite fra senatrici, sindaci e parlamentari, bianche e di colore.

Joe il sonnolento come lo definisce Trump ha promesso che potrebbe decidere entro la settimana.Tra le aspiranti, in pole l’ex ambasciatrice e consigliere per la sicurezza nazionale con Obama Susan Rice, la senatrice della California Kamala Harris, il sindaco di Atlanta Keisha Lance Bottom, e la parlamentare della Florida Val Demings, ex capo della polizia di Orlando.