Sonia Di Pinto morta in Lussemburgo, "uccisa per rapina". Ma è giallo: i 5 punti oscuri

L'amica: "Perché era da sola nel locale?". Il suo maestro di Kung Fu: "Ecco cosa potrebbe essere successo"

Sonia Di Pinto aveva 46 anni

Sonia Di Pinto aveva 46 anni

Roma, 19 aprile 2022 - Sonia Di Pinto, il giallo di Pasqua in Lussemburgo. “È stata uccisa con un colpo alla testa, penso a una rapina, non a un gesto premeditato”, ha dichiarato il compagno Sauro Diogenici, di origini umbre, che a maggio sarebbe diventato suo marito.

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La donna, 46enne, è stata trovata morta domenica 17 aprile, in mattinata, nel seminterrato del ristorante dove lavorava, a Lussemburgo. Viveva nel Granducato da anni, emigrata da Petacciato, poco più di 3mila abitanti in Molise, in provincia di Campobasso. Anche lei, aveva seguito la strada dei suoi genitori. Infatti Sonia, come ricorda il sindaco Roberto Di Pardo, era nata a Losanna. Un fratello vive in Toscana, un altro nelle Marche.  A dare l’allarme il compagno, perché non era tornata a casa, sabato notte. Ma non poteva saperlo la mamma Antonietta, catechista nella parrocchia di San Rocco. La mattina di Pasqua è andata a Messa, ignara di tutto. La notizia che le ha cambiato la vita l'attendeva al suo rientro a casa. Con la morte nel cuore, è partita con i familiari per il Lussemburgo.

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Sconvolto il paese, dove Sonia era stata anche volontaria della protezione civile. Doveva tornare a casa per le nozze, ricorda commossa l'amica Catia Benedetto.  "Non la incontravo da due anni, ci sentivamo su un gruppo WhatsApp, ci saremmo riviste per il matrimonio. Lui un bravissimo ragazzo, proprio quello che Sonia si meritava. Il 9 agosto avrebbero festeggiato il matrimonio in paese, due giorni dopo il suo compleanno. Era un modo per non fare spostare le persone, tanti sono anziani". Invece Sonia tornerà a casa in una bara, per essere seppellita nella terra d'origine della sua famiglia. Oggi è prevista l'autopsia.

Ma nella sua morte restano 5 punti oscuri. Eccoli.

Sommario

1. Perché era da sola nel ristorante?

Proprio l'amica Catia si tormenta: "Perché Sonia era da sola nel locale? Questa cosa mi sembra molto molto strana. Non me la spiego, è tutta da capire, vediamo cosa diranno le telecamere. Non stiamo parlando di un piccolo locale in un paese...".

2. Perché il corpo era nel seminterrato del locale?

Il cadavere di Sonia Di Pinto è stato trovato nel seminterrato del ristorante. "Una nostra amica che c'era stata - rivela Catia - mi ha spiegato che lì sotto probabilmente venivano tenuti i soldi degli incassi. E da lì si arriva poi anche al parcheggio". Quindi quella sera, alla vigilia di Pasqua, forse Sonia si trovava in quel locale per sistemare le ultime cose prima di uscire per tornare a casa.

3. Perché Sonia non si è difesa?

La 46enne era cintura marrone di Kung Fu, "un grado prima di cintura nera, un'atleta preparata", la ricorda il suo maestro Carmine De Palma, del centro Kung Fu Shaolin Kickboxing che la vittima aveva frequentato assieme a uno dei fratelli, Claudio. "Credo non abbia avuto modo di reagire, forse erano in due, forse l'hanno colpita alle spalle, magari erano già nel locale", sono le sue supposizioni.  Invece l'amica confida: "La prima cosa che ho pensato è proprio quella, Sonia si è opposta. Lei era forte, coraggiosa. Potrebbe aver reagito per difendere l'incasso, se stessa. Lei era così, difendeva sempre tutti". Su tutto, una certezza: "Sonia era una persona buona", si commuove il maestro di Kung Fu.

4. In quanti hanno agito?

Non si esclude la presenza di una terza persona, hanno scritto i giornali in Lussemburgo, ipotesi filtrata da chi indaga. 

5. Qual è il movente?

Dall’incasso del ristorante, secondo i primi conti, mancherebbero tremila euro. Dunque il movente sarebbe economico. "Non si può morire così", hanno scritto gli amici della protezione civile.