Torino, 19 marzo 2018 - Rischia cinque anni di carcere per aver soccorso una donna nigeriana, all'ottavo mese di gravidanza, che rischiava di perdere il bambino e, forse, anche di morire.
Il protagonista di una storia dai risvolti umani, che contrasta con l'applicazione dei regolamenti, è una guida alpina francese. L'uomo il 10 marzo ha incontrato la donna, il marito e i figli di due e quattro anni, in mezzo alla neve, nei pressi del passo del Monginevro, a 1900 metri di altitudine, in condizioni difficili, e li ha fatti salire in auto per accompagnarli all'ospedale alle porte di Briançon, in Francia. La famiglia di nigeriani stava cercando di attraversare il confine tra Italia e Francia ed era stata sorpresa dalla bufera.
Mise en danger de la vie d'un nouveau né et de sa mère par l'acharnement des contrôles de police (par ailleurs illégaux) de @Place_Beauvau à #Montgenèvre ➡️@gerardcollomb @EmmanuelMacron jusqu'où ira votre inhumanité? https://t.co/lfjwFaOrFA …
— Tous Migrants (@MigrantsTous) 13 marzo 2018
Mentre si recavano nella città francese una vettura della gendarmeria li ha intercettati, e ha condotto l'uomo in caserma. La donna invece è stata portata d'urgenza al pronto soccorso dove ha partorito. La guida alpina, Benoît Ducos, come riporta il sito ledauphine.com, vicino all'associazione umanitaria Tous migrants, che ha reso noto il caso, è stata indagata dalla magistratura francese per violazione delle leggi sull'immigrazione, e quindi rischia fino a 5 anni di prigione. Da parte sua la Gendarmeria su Twitter ha affermato che "l'azione dello Stato è stata irreprensibile".
L’action de l’État a été irréprochable et ses agents ne sauraient être mis en cause alors qu’ils ont agi avec humanité, et dans le respect des Lois de la République. 22H15 : contrôle du véhicule 22H31 : arrivée des pompiers sur les lieux 22H43 : arrivée à l’hôpital de Briançon pic.twitter.com/4pEKI4PLAM
— Préfète Hautes-Alpes (@Prefet05) 12 marzo 2018