Giovedì 25 Aprile 2024

Caso Skripal, "identificati i responsabili dell'avvelenamento. Sono russi"

Una fonte vicina alle indagini ha rivelato che gli inquirenti avrebbero già identificato i responsabili dell'attacco con il gas nervino contro l'ex spia russa e la figlia. La svolta nella morte di una 44enne 8 giorni dopo

Caso Skripal (Ansa)

Caso Skripal (Ansa)

Londra, 19 luglio 2018 - Svolta nelle indagini condotte da Scotland Yard sul caso Skripal. La polizia britannica avrebbe identificato i sospetti responsabili dell'attacco, avvenuto a marzo a Salisbury, contro l'ex spia russa e sua figlia Yulia, usando l'agente nervino Novichok. 

Lo sostiene l'agenzia di stampa britannica PA citando una fonte anonima vicino alle indagini. Il Guardian aggiunge che ci sarebbero numerosi russi coinvolti nel tentativo di avvelenamento. Sempre la stessa fonte ha spiegato che gli inquirenti "sono sicuri", "sono russi". 

I due sospetti lasciarono la Gran Bretagna con un volo commerciale subito dopo l'avvelenamento. La notizia della loro 'fuga' era contenuta in un messaggio in codice in russo inviato a Mosca dopo l'attacco e intercettato dalla base militare britannica a Cipro. Per identificarli la polizia ha analizzato le immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza negli aeroporti del Regno Unito, incrociando i dati con la tecnologia per il riconoscimento facciale. La coppia non era nota alle autorità britanniche per l'attività di spionaggio. Per ora il governo britannico tace 

A indirizzare le indagini nella giusta direzione sarebbe stata l'inchiesta sulla morte della 44enne Dawn Sturgess, l'8 luglio, 8 giorni dopo essere stata contaminata da Novichok proveniente dallo stesso lotto usato nell'avvelenamento dei Skripal. Il partner della donna, il 45enne Charlie Rowley, é stato anche lui contaminato ma é riuscito a salvarsi. 

A differenza dell'ex agente russo la Sturgess sarebbe stata esposta ad una quantità di gas nervino almeno 10 volte superiore rispetto a quella che ha colpito padre e figlia.

Il legame tra la donna e gli Skripal, sempre secondo la fonte, sarebbe una bottiglietta una boccetta di profumo, dove era contenuto il Novichok, che la vittima avrebbe trovato abbandonata in un parco di Salisbury, e che la vittima, ignara, si sarebbe spruzzato sulla pelle. Dawn Sturgess viveva in un ostello per homeless della città. 

Nei giorni scorsi Scotland Yard aveva detto di aver rinvenuto l'agente nervino in una "piccola bottoglia" nella casa di Charlie Rowley ad Amesbury, località situata a poca distanza da Salisbury. Secondo un esponente politico locale, John Glen, la coppia potrebbe essersi imbattuta nella bottiglia per la loro "abitudine a rovistare nei cassonetti".

Novichok in russo significa "nuovo arrivato" ed è il nome di un gruppo di agenti nervini avanzati sviluppati dall'Unione Sovietica negli anni Settanta e Ottanta. L'agente era classificato come arma chimica di quarta generazione. Il programma sovietico si chiamava Foliant e si occupava di agenti molto più tossici di quelli fino ad allora scoperti. In particolare, il Novichok A-230 supera da cinque a otto volte l'agente nervino VX, quello usato per uccidere il fratellastro di Kim Jong-un lo scorso anno. Nell'attentato agli Skripal dovrebbe essere stato usato l'A-234. Sia liquido che solido, qundi somministrabile in varie modalità, può avere effetto in tempi rapidissimi, dai 30 secondi ai due minuti, inoltre può essere sia inalato che assorbito attraverso la pelle. I sintomi sono simili a quelli di altri agenti nervini: agisce bloccando la sinapsi e causando il collasso di molte funzioni corporee.