Siria, alta tensione Usa-Russia. Mosca: "Jet americani potenziali bersagli"

L'ultimatum del Cremlino: "Seguiremo qualunque aereo della coalizione a ovest dell'Eufrate". L'accusa: "Violata la sovranità siriana"

Un F/A-18E Super Hornet (Ansa)

Un F/A-18E Super Hornet (Ansa)

Mosca, 19 giugno 2017 - Aumenta la tensione tra Washigton e Mosca dopo  l'abbattimento di un jet siriano da parte delle forze Usa. La Russia ha annunciato la sospensione del memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla sicurezza dei voli militari in Siria. In seguito all'abbattimento del jet Su-22, il ministero della Difesa russo ha comunicato che da oggi "termina la cooperazione con la parte americana nel quadro del memorandum per la prevenzione degli incidenti e per la garanzia della sicurezza dei voli nel corso dell'operazione in Siria". 

Il ministero della Difesa russo poi passa alle minacce: "Qualunque oggetto aereo, inclusi i jet e i droni della coalizione internazionale, identificato a ovest dell'Eufrate sarà seguito dai mezzi antiaerei russi, sia terrestri sia aerei, come bersaglio aereo nelle aree in cui l'aviazione russa è in missione di combattimento nei cieli siriani".

Mosca ha inoltre denunciato che gli americani non hanno usato il canale di comunicazione dedicato in occasione dell'abbattimento del caccia siriano. "L'abbattimento di un jet dell'aviazione siriana nello spazio aereo siriano - si legge nel comunicato del ministero della Difesa russo - è una violazione cinica della sovranità della repubblica araba siriana. Numerose azioni belliche dell'aviazione americana presentate come 'lotta al terrorismo' contro le forze armate legittime di un paese membro dell'Onu - concludono da Mosca - è una brusca violazione del diritto internazionale e difatti un'aggressione bellica nei confronti della repubblica araba siriana".

LAVROV - Il ministro degli Esteri russo, Serjey Lavrov, ha esortato gli Stati Uniti a evitare azioni unilaterali in Siria. Durante il vertice dei ministri degli Esteri dei Brics, che si è aperto a Pechino, Lavrov ha invitato gli Stati Uniti e gli altri attori sul campo a garantire "la coordinazione". "Le zone di distensione sono una delle possibili varianti per avanzare insieme. Invitiamo tutti a evitare azioni unilaterali, a rispettare la sovranità della Siria e ad unirsi al nostro lavoro congiunto di concerto con il governo siriano", ha spiegato il ministro sottolineando l'importanza della coordinazione con il regime di Damasco "soprattutto quando si tratta di occupazione di alcuni territorio siriani".