Roma, 8 dicembre 2024 – Caduto il regime di Assad in Siria. I ribelli del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham guidato da Abu Mohammed al-Jolani, hanno annunciato il loro ingresso a Damasco nelle prime ore di oggi, dichiarando la città "libera". Il comando delle operazioni militari della coalizione di gruppi islamisti e filo-turchi che guidano l'offensiva, lanciata appena 11 giorni fa, ha inviato una dichiarazione in cui afferma che Damasco è "libera dal tiranno Bashar al-Assad", mentre il Cremlino riferisce che l’ex leader è arrivato a Mosca con la famiglia. La Russia ha concesso loro asilo politico. Nel frattempo al-Jolani ha parlato di “vittoria per l’intera nazione islamica”. Secondo l'Osservatorio dei diritti umani in Siria, dal 27 novembre i morti della guerra sarebbero oltre 900, di cui 138 vittime civili.
Le notizie in diretta
Il deposto presidente siriano Bashar al-Assad "non ha mai chiesto" aiuto all'Iran per combattere l'offensiva ribelle. Lo ha detto il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi. Il governo siriano "non ci ha mai chiesto aiuto" a livello militare, ha dichiarato Araghchi alla televisione di Stato, precisando di essere stato "sorpreso" dalla "velocita'" dell'offensiva ribelle e "dall'incapacita'" dell'esercito siriano di respingerlo.
Gli Stati Uniti hanno condotto attacchi contro oltre 75 obiettivi legati all'Isis in Siria. Lo ha annunciato il Pentagono.
Le forze aeree Usa hanno condotto attacchi aerei contro obiettivi dell'Isis in Siria per impedire allo Stato Islamico di riaffermarsi dopo la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, secondo quanto riferisce il New York Times.
Gli Stati Uniti aiuteranno la nuova leadership siriana a ricostruire il Paese, dopo la caduta del regime di Assad che ha 'brutalizzato, torturato e ucciso' negli anni centinaia di civili. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in un punto stampa dalla Casa Bianca. "Dopo 13 anni di guerra civile in
Siria, oltre mezzo secolo di brutale controllo autoritario, il regime di Bashar al-Assad è caduto", ha detto Biden. "Le forze ribelli hanno costretto Assad a dimettersi e abbandonare il Paese. Non sappiamo dove sia, ma ci sono voci per cui sarebbe a Mosca - ha aggiunto - Il regime di Assad è finalmente caduto. Questo regime ha brutalizzato, torturato e ucciso centinaia di migliaia di civili siriani, che hanno finalmente ricevuto un fondamentale atto di giustizia".
"Questo momento è un'opportunità storica per il popolo siriano che ha sofferto a lungo, di costruire un futuro migliore per la loro orgogliosa nazione, ma è anche un momento di rischio e incertezza - ha avvertito Biden - E ora ci chiediamo tutti cosa succederà. Gli Stati Uniti lavorano con i partner e i responsabili in Siria per aiutarli a cogliere l'opportunità e gestire i rischi".
Il deposto presidente siriano Bashar al Assad è arrivato a Mosca con i familiari e la Russia ha concesso loro asilo. Lo scrive la Tass che cita una fonte del Cremlino.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che ci sono stati 910 morti, tra cui 138 civili, dall'inizio dell'offensiva degli insorti filo-turchi lanciata il 27 novembre e culminata oggi con la presa di Damasco e la fuga di Bashar al-Assad dalla Siria.
Il leader del principale gruppo dietro l'opposizione armata siriana, Abu Mohammad al-Jolani, ha definito la caduta del presidente Bashar al-Assad una "vittoria per l'intera nazione islamica" nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dopo la presa di Damasco da parte dei ribelli. "Questa vittoria, fratelli miei, è una vittoria per l'intera nazione islamica. Questo nuovo trionfo, fratelli miei, segna un nuovo capitolo nella storia della regione", ha detto il leader di Hayat Tahrir Al-Sham (HTS), un gruppo formatosi da un ex affiliato di Al Qaeda. In un discorso pronunciato all'interno di una moschea della capitale, Jolani ha aggiunto che la Siria è stata un "parco giochi per le ambizioni iraniane, diffondendo settarismo e fomentando corruzione", ma ora "la Siria viene purificata dalla grazia di Dio Onnipotente e attraverso gli sforzi degli eroici Mujahideen". L'Iran e il suo rappresentante Hezbollah erano sostenitori chiave del governo di Assad. "Questa è una nazione che, se i suoi diritti vengono violati, continuerà a pretenderli finché non saranno ripristinati", ha detto Jolani, aggiungendo che HTS stava liberando le persone imprigionate dal regime di Assad. "Fratelli miei, ho lasciato questa terra piu' di 20 anni fa e il mio cuore desiderava ardentemente questo momento", ha detto Jolani alla folla radunata nella moschea degli Omayyadi. "Non c'e' una sola famiglia in Siria che la guerra non abbia toccato. Sia lodato Dio, oggi la Siria si sta riprendendo".
"La crudele dittatura di Assad è crollata. Questo cambiamento storico nella regione offre opportunità ma non è privo di rischi. L'Europa è pronta a sostenere la salvaguardia dell'unità nazionale e la ricostruzione di uno Stato siriano che protegga tutte le minoranze. Stiamo collaborando con i leader europei e regionali e monitorando gli sviluppi". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden incontrerà in giornata i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale in merito alla Siria, dove i ribelli guidati dagli islamisti hanno dichiarato di aver preso Damasco e spodestato il Presidente Bashar al-Assad. ''Il Presidente incontrerà il suo team di sicurezza nazionale questa mattina per ricevere un aggiornamento sulla situazione in Siria'', ha scritto su X il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Sean Savett.
"La strada è tutta in salita, chi ha promesso che tutti saranno rispettati, che si farà una nuova Siria. I ribelli hanno incontrato i vescovi ad Aleppo assicurando che rispetteranno le varie confessioni religiose e i cristiani, speriamo che mantengano questa promessa e che si vada verso una riconciliazione e che la Siria possa trovare anche un pò di prosperità". Lo dice a Vatican News, il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco che aggiunge: "L'augurio è che anche la comunità internazionale risponda, magari abolendo le sanzioni, perché sono un peso che grava molto soprattutto sulla povera gente. Voglio sperare che poco a poco vengano eliminate le sanzioni".
La televisione siriana ha riferito che aerei israeliani hanno attaccato il Centro di ricerca scientifica (Sars) vicino Damasco. Lo riportano i media israeliani e arabi
L'Iran "adotterà un approccio e posizioni adeguate" a seconda degli "sviluppi in Siria e nella regione, nonché del comportamento degli attori" sul terreno. È la posizione espressa dal ministero degli Esteri di Teheran in una nota commentando l'evolversi della situazione. "Le relazioni tra le due nazioni dell'Iran e della Siria hanno una lunga storia e sono sempre state amichevoli, e si prevede che queste relazioni continueranno", si aggiunge.
Il premier siriano, Muhammad al-Jalali, mantiene per ora il suo incarico alla guida del governo a Damasco. Lo riferiscono media siriani e fonti delle fazioni armate che hanno per ora il controllo della capitale, smentendo le notizie di aver messo Jalali in stato di fermo. "Il premier si appresta a mantenere il suo incarico e a proseguire il suo mandato al servizio del paese", affermano le fonti.
Una fonte della sicurezza ha riferito al quotidiano saudita al Hadath che l'Idf ha preso il controllo della base militare sul versante siriano del monte Hermon, e di altre basi siriane nell'area, dopo la ritirata delle forze di Assad.
Nel confermare che Assad ha lasciato la Siria, la Russia ha annunciato che il rais "si è dimesso dal suo incarico" da presidente. "A seguito dei negoziati tra Assad e alcuni partecipanti al conflitto armato sul territorio della Siria, Assad ha deciso di lasciare la carica presidenziale e ha lasciato il Paese, dando istruzioni per effettuare pacificamente il trasferimento del potere», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. "La Russia non ha partecipato a questi negoziati", si sottolinea nella nota.
"È un giorno storico per il Medio Oriente: il regime di Assad è un anello centrale della catena del male di Iran, questo regime è caduto. Questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inflitto all'Iran e a Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Assad. Questo ha creato una reazione a catena in tutto il Medio Oriente di tutti coloro che vogliono liberarsi da oppressione e tirannia". Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in visita questa mattina al Monte Bental nel Golan, da dove si vede la Siria. "Questo crea nuove opportunità, molto importanti per Israele, ma non privo di rischi", ha aggiunto.
"La fine della dittatura di Assad è uno sviluppo positivo e atteso da tempo. Dimostra anche la debolezza dei sostenitori di Assad, Russia e Iran. La nostra priorità è garantire la sicurezza nella regione. Lavorerò con tutti i partner costruttivi, in Siria e nella regione". Lo scrive su X l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas. (ANSA). ESP 08-DIC-24 14:05 NNNN
Appena giunte al potere, le forze ribelli siriane hanno annunciato il coprifuoco a Damasco. Il divieto di circolazione sarà in vigore dalle 16 ora locale fino alle 5 del mattino. Decine di siriani intanto esplorano la lussuosa casa di Damasco del presidente deposto Bashar al-Assad dopo che è stata saccheggiata, in seguito alla caduta della capitale nelle mani dei ribelli. Si possono vedere sui social, video che riprendono donne, bambini e uomini ispezionare la casa di sei piani e il suo ampio giardino, con l'ingresso della residenza bruciato e le stanze completamente vuote, tranne alcuni mobili e un ritratto di Assad gettato sul pavimento.
"Abbiamo dato la nostra disponibilità per qualunque tipo di evenienza e per adesso, come tutte le altre nazioni, non solo europee e internazionali, stiamo valutando ogni possibile linea d'azione per garantire la sicurezza del personale italiano e la loro eventuale esfiltrazione, qualora la situazione dovesse degenerare ulteriormente e diventare oltremodo pericolosa e caotica". Così all'Ansa il ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale insieme al Capo di Stato Maggiore della Difesa e al comandante
operativo di vertice interforze, in coordinamento con la Farnesina e Palazzo Chigi sta costantemente monitorando la situazione in Siria.
"Stamattina un gruppo armato è entrato nel giardino della sede della residenza dell'ambasciatore. Hanno portato via solo 3 automobili e tutto è finito lì. Non sono stati toccati né l'ambasciatore né i carabinieri". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio
Tajani parlando con i giornalisti dopo che i ribelli siriani sono entrati nella sede diplomatica italiana in cerca di uomini del regime. Tajani ha aggiunto che sulla vicenda, "fin dalle prime ore sono in contatto con il ministro Crosetto e con il presidente
del Consiglio".
"Le basi militari russe in Siria sono in massima allerta ma al momento non vi è alcun pericolo serio per la loro incolumità". Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca.
Il ministero degli Esteri russo ha confermato che Bashar al Assad ha lasciato la Siria dopo essersi dimesso da presidente.
Migliaia di siriani, molti da più di 10 anni profughi nel vicino Libano, si stanno dirigendo stamani ai valichi frontalieri con la Siria dopo il dissolvimento del sistema di potere incarnato dalla famiglia Assad al potere da 54 anni. Lo riferiscono i media libanesi che citano come le autorità di Beirut stiano ora facilitando l'esodo in massa di profughi siriani a lungo considerati in Libano come un peso insostenibile per la società e l'economia del Paese.
Migliaia di siriani, molti da più di 10 anni profughi nel vicino Libano, si stanno dirigendo stamani ai valichi frontalieri con la Siria dopo il dissolvimento del sistema di potere incarnato dalla famiglia Assad al potere da 54 anni. Lo riferiscono i media libanesi che citano come le autorità di Beirut stiano ora facilitando l'esodo in massa di profughi siriani a lungo considerati in Libano come un peso insostenibile per la società e l'economia del Paese.
Un gruppo di miliziani fra quelli presenti da ieri notte a Damasco è entrato nella residenza dell'ambasciatore d'Italia, dove ha effettuato una sorta di perlustrazione. Lo rende noto la Farnesina sottolineando che l'ambasciatore e il resto del personale italiano sono in un altro luogo sicuro. La Farnesina sta gestendo la situazione con contatti con i Paesi alleati per garantire la sicurezza del personale e la protezione delle sue sedi diplomatiche. I miliziani starebbero effettuando perquisizioni anche nelle ambasciate e negli uffici delle Ong internazionali presumibilmente per verificare la presenza di dirigenti del regime in fuga.
L'aereo, su cui sarebbe partito Bashar al Assad "da Damasco è scomparso improvvisamente dai radar dopo qualche minuto di volo, dopo una virata di 180 gradi verso la costa". Lo riportano i media israeliani, citando Reuters che parla di "mistero". "Ci sono alte probabilità che sia morto nell'incidente aereo", sottolineano fonti siriane alla Reuters, secondo quanto riportano i media.
"Non posso commentare, non sappiamo dove sia. Probabilmente è fuori dalla Siria". Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, parlando della sorte del presidente siriano Bashar al Assad.
Una "ricerca attiva" del dittatore Bashar Al Assad è in corso in Siria da parte dei ribelli, che cercano di ottenere informazioni da ufficiali militari e membri dei servizi segreti che possano saperne qualcosa. Lo scrive la Cnn, che cita fonti informate e vicine ai movimenti dei ribelli siriani.
Contatti sarebbero in corso tra i ribelli e alcuni esponenti degli apparati di sicurezza siriani per evitare ulteriori scontri e vittime e garantire una transazione pacifica del potere. Secondo qualificate fonti di sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione a Damasco, al momento non ci sarebbero stati scontri tra i ribelli e le forze lealiste e questo perché i vertici dell'Esercito e degli apparati di sicurezza sarebbero in contatto con i vertici di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) proprio per evitare spargimenti di sangue.
I ribelli che sono entrati a Damasco hanno preso il controllo dei centri del potere della capitale siriana. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate di sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione, al momento sono in mano ai ribelli il palazzo Presidenziale nel quartiere di Malki, la sede della Tv di Stato, l'aeroporto internazionale e il carcere di Sednaya. I ribelli controllano anche le principali strade a Damasco e in diverse zone della città i cittadini sono scesi in strada per applaudire i ribelli e per intonate slogan contro Bashar Al Assad.
Il ministero degli Esteri della Cina ha espresso il desiderio che la Siria "ritorni alla stabilità" il prima possibile dopo la travolgente vittoria dei miliziani ribelli guidati dai sunniti di Hts. Pechino "sta seguendo da vicino gli sviluppi della situazione in Siria", ha
aggiunto il ministero in una nota.
L'inviato delle Nazioni Unite per la Siria, il norvegese Geir Pedersen, ha dichiarato che la Siria si trova a un "punto di svolta", con la caduta del regime di Bashar Al Assad, esprimendo una "cauta speranza". Dopo 14 anni di guerra civile, "un capitolo scuro che ha lasciato cicatrici profonde", ha detto Pedersen in una nota.
Un video postato dai ribelli siriani mostra quello che viene detto l'arresto del primo ministro siriano Assad al-Jalali, proprio mentre si stava recando a un incontro con la loro leadership in un hotel di Damasco. Il leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, aveva dichiarato che il premier al-Jalali sarebbe rimasto in carica per garantire la transizione dei poteri in Siria. Lo stesso premier ha espresso il desiderio di libere elezioni da tenersi nel Paese.
Irruzione nell'ambasciata iraniana a Damasco, cuore del sostegno al regime di Bashar al Assad. Lo ha riferito la tv al Arabiya, che mostra le immagini di gente che strappa un grande poster affisso sul cancello della rappresentanza con l'immagine del generale Qassem Soleimani, ucciso nel 2020 in Iraq in un attacco americano, e di Hassan Nasrallah, il leader Hezbollah ucciso a settembre in un raid israeliano a Beirut. Secondo al Jazeera il personale dell'ambasciata era già fuggito e non c'è stata resistenza contro i manifestanti.
L'esercito israeliano rende noto di essere entrato nella zona cuscinetto del Golan, carri armati e forze di fanteria sono sulla Linea Alpha, al confine tra Siria e Israele, all'interno della zona smilitarizzata, per impedire ai ribelli siriani di entrare: è la prima volta da quando è stato firmato l'Accordo di disimpegno del 1974, che pose fine alla guerra dello Yom Kippur. "L'Idf ha schierato truppe nella zona cuscinetto e in una serie di aree che è necessario difendere, al fine di garantire la sicurezza delle comunità sulle alture del Golan e dei cittadini di Israele", afferma l'esercito in una dichiarazione.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato per stamattina una nuova riunione all'Unità di crisi della Farnesina sulla situazione in Siria. "L'ingresso di miliziani a Damasco a la dissoluzione del regime di Bashar Al Assad comportano la necessità di una reazione immediata, innanzitutto per la protezione degli italiani ancora nel Paese", spiega una nota della Farnesina, sottolineando che il ministro avrà contatti con leader politici di governi amici dell'Italia e "verificherà piani di azione già programmati con altre amministrazioni dello Stato italiano".
Channel 12 ha riferito che l'Idf ha attaccato i laboratori per la produzione di armi chimiche nell'area di Damasco per paura che cadano nelle mani dei ribelli.
Assad ha lasciato Damasco verso mezzanotte ieri sera ed è volato verso una base russa in Siria con l'intenzione di proseguire da lì per Mosca. Non abbiamo ancora indicazioni chiare se abbia lasciato la Siria". Lo scrive su X Barak Ravid, di Axios, citando una fonte israeliana, mentre una fonte statunitense conferma che a Washington "abbiamo seguito Assad mentre lasciava Damasco la scorsa notte e crediamo che stesse progettando di volare a Mosca".
Bashar al Assad "è fuggito" dalla Siria dopo aver perso il sostegno della Russia. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth social, poche ore dopo l'ingresso dei ribelli jihadisti a Damasco. "Assad non c'è più. È fuggito dal suo Paese. Il suo protettore, la Russia, la Russia, la Russia, guidata da Vladimir Putin, non era più interessata a proteggerlo. Non c'era alcun motivo per cui la Russia restasse lì", sostiene il presidente eletto degli Stati Uniti, sottolineando che Mosca "ha perso ogni interesse per la Siria a causa dell'Ucraina, dove quasi 600.000 soldati russi sono stati feriti o uccisi, in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all'infinito". Nel post, Trump afferma poi che "Russia e Iran si trovano in questo momento in uno stato di debolezza, l'una a causa dell'Ucraina e dell'economia che va male, l'altra a causa di Israele e dei suoi successi nella guerra".
Il comandante in capo delle Forze democratiche siriane, una coalizione dominata dai miliziani curdi, ha salutato il momento "storico" della caduta del presidente Bashar al-Assad dopo un regime durato quasi un quarto di secolo seguito ai 30 anni del regime del padre Hafez. "Stiamo vivendo momenti storici in Siria mentre assistiamo alla caduta del regime dittatoriale di Damasco", ha annunciato in una nota il comandante Mazloum Abdi. "Questo cambiamento è un'opportunità per costruire una nuova Siria basata sulla democrazia e sulla giustizia, che garantisca i diritti di tutti i siriani", ha aggiunto.
Il primo ministro siriano, Ghazi al-Jalali, al quale le milizie ribelli vincitrici hanno riconosciuto un ruolo di garanzia fino al ricambio ufficiale del potere, ha detto in un'intervista con l'emittente Al Arabiya che la Siria dovrebbe ora tenere "libere elezioni affinché il popolo possa scegliere chi debba guidarli". Al-Jalali aveva già spiegato di avere contattato il comandante dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, con il quale ha detto di essersi accordato sulla transizione.
I ribelli hanno annunciato la caduta del "tiranno" Bashar al-Assad sugli schermi della televisione pubblica siriana. In precedenza i gruppi armati islamici avevano preso il controllo dell'emittente radiotelevisiva statale a Damasco.
Gli abitanti di Damasco hanno festeggiato nelle notte nelle strade della capitale la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad.