Giovedì 25 Aprile 2024

Siria all'Onu: "Fermate Israele o bombardiamo l'aeroporto Ben Gurion"

Damasco chiede un intervento delle Nazioni Unite, dopo il recente attacco israeliano vicino all'aeroporo della capitale. Raqqa, scoperta fossa comune di 600 corpi. Coalizione Usa uccide 20 civili nel sud

Autobomba in Siria (Ansa)

Autobomba in Siria (Ansa)

Damasco, 23 gennaio 2019 - La Siria minaccia Israele. Il rappresentante siriano, Bashar Al-Jafari, durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha detto che se il Palazzo di Vetro non fermerà le aggressioni israeliane, come quella recente all'aeroporto internazionale di Damasco, Damasco potrebbe "esercitare il suo legittimo diritto all'autodifesa e reagire attaccando l'aeroporto Ben Gurion" a Tel Aviv. Minacce che inevitabilmente faranno crescere la tensione tra i due Paesi. Assad chiede un attacco 'simmetrico' allo scalo israeliano, "se il Consiglio non adotta misure per fermare la ripetuta aggressione israeliana in Siria", ha detto Bashar Al-Jafari. 

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ERDOGAN INCONTRA PUTIN - Proprio oggi il presidente Erdogan sarà a Mosca per colloqui con il presidente Putin su questioni regionali, inclusi i più recenti sviluppi in Siria, e sulle relazioni turco-russe. Il portavoce del presidente turco: "L'integrità territoriale e la stabilità politica della Siria sono priorità chiave della Turchia. Continueremo a lavorare per questi obiettivi".

BOMBA AD AFRIN - Ma in Siria la situazione resta confusa, oggi un'autobomba è esplosa ad Afrin, nel nord della Siria, zona sotto controllo di Ankara da quando è partita l'offensiva militare turca anti-curda di un anno fa. L'ordigno è esploso davanti a una base gestita dalle forze dell'Esercito siriano libero (Esl) vicine all'esercito turco. Secondo i media della Mezza Luna almeno 3 miliziani dell'Esl sono rimasti uccisi e ci sono diversi feriti.

FOSSA COMUNE - Mentre il futuro della Siria è ancora incerto, non smettono di spuntare ancora centinaia di vittime dell'Isis. Una fossa comune con 600 corpi è stata individuata a Raqqa, nel nord della Siria, in quella che fu per tre anni, fino al 2017, la capitale di Daesh nel Paese. Lo riferisce il consiglio locale della città, oggi controllata dalle forze curdo-siriane e dalla Coalizione a guida Usa. Il consiglio comunale di Raqqa ha reso noto che si tratta della 14esima fossa comune individuata in città e nei dintorni. Il prete gesuita italiano Paolo Dall'Oglio è scomparso a Raqqa nel luglio del 2013.

STRAPPATO VILLAGGGIO ALL'ISIS - L'alleanza di combattenti arabi e curdi sostenuta da Washington ha riconquistato oggi un villaggio occupato dallo Stato Islamico nell'Est della Siria. L'Isis è stato costretto ad arretrare, restringendo ulteriormente il suolo sotto il suo controllo. Le Forze democratiche siriane (Fds) da settembre stanno cercando di stanare l'Isis dalla provincia orientale di Deir Ezzor, al confine con l'Iraq. "Le forze democratiche siriane hanno preso oggi il controllo del villaggio di Bagouz", ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh).

RAID COALIZIONE: UCCISIS BAMBINI - Raid aerei attribuiti alla Coalizione anti-Isis a guida Usa nella Siria sud-orientale avrebbero provocato la morte di almeno 20 civili, tra cui donne e bambini. Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana, che sostiene che le vittime erano tutte civili in fuga dall'ultima zona di territorio tra l'Eufrate e il confine iracheno ancora in mano all'Isis. Nel bombardamento coinvolti mezzi sui quali viaggiavano le famiglie provenienti dalla zona di Baghuz, dove sono in corso scontri tra Isis e forze curdo-siriane appoggiate dai caccia della Coalizione a guida Usa.