Giovedì 18 Aprile 2024

Siria, Ong e Onu nella bufera. "Rapporti sessuali in cambio di aiuti"

Inchiesta choc della Bbc: i volontari Onu costringevano le donne siriane a prostituirsi in cambio di cibo e altri aiuti Siria, sospetto raid con armi chimiche nel Ghouta. Scontro Onu-Russia sulla tregua

Siria, scandalo Ong (Lapresse)

Siria, scandalo Ong (Lapresse)

Damasco, 27 febbraio 2018 - Non bastavano l'orrore della guerra civile e la strage di bambini nel Ghouta. Oggi arriva la notizia che in Siria alcuni volontari dell'Onu e altre Ong hanno ricattato alcune donne locali esigendo prestazioni sessuali in cambio di aiuti. A denunciare la vicenda è un'inchiesta della Bbc, che cita un rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), intitolato "Voices from Syria 2018", nel quale si legge di numerose donne siriane costrette a prostituirsi o che hanno subito abusi sessuali da parte di operatori umanitari, per ottenere cibo a altri generi di prima necessità. E' l'ennesimo colpo per il mondo del volontariato internazionale, in crisi dopo i casi di abusi che hanno travolto Oxfam e altre importanti Ong.

Siria, sospetto raid con armi chimiche nel Ghouta. Scontro Onu-Russia sulla tregua

Secondo il rapporto, che raccoglie tutte le denunce di violenze di genere commesse nel paese nel 2017, in varie parti della Siria "sono stati riferiti esempi di donne o ragazze che hanno sposato alcuni funzionari per un breve periodo di tempo per offrire 'servizi sessuali' in cambio di pasti" e di cooperanti che chiedono numeri di telefono o concedono passaggi in auto a casa "per avere qualcosa in cambio", ad esempio "passare una notte con loro".  Nonostante le agenzie delle Nazioni Unite abbiano proclamato tolleranza zero verso questo tipo di sfruttamento, il rapporto mostra che i casi di questo genere sono in aumento.

Siria, raid sui ribelli alle porte di Damasco: 500 civili morti

Il dossier ricorda che: "Donne e ragazze 'senza protettori maschili', come vedove e donne divorziate, nonchè donne sfollate, sono considerate particolarmente vulnerabili allo sfruttamento sessuale". La situazione era stata denunciata per la prima volta già tre anni fa quando Danielle Spencer, una consulente umanitario, aveva raccolto nel marzo 2015 le denunce di un gruppo di donne siriane residenti n un campo profughi in Giordania. Un fenomeno così diffuso, ha raccontato oggi alla Bbc, che molte donne siriane ormai si rifiutano di andare ai centri di distribuzione degli aiuti perchè temono di essere 'ricattate'. La cooperante ha parlato direttamente con alcune vittime: "Mi ricordo di una donna che piangeva in una stanza, stava molto male. Una donna che si trova in un centro e aspetta di ricevere cose essenziali per poter vivere, cibo o sapone, deve essere protetta. L'ultima cosa di cui ha bisogno è un uomo che la ricatti chiedendole di fare sesso con lei in cambio di quegli aiuti".