Giovedì 18 Aprile 2024

Sindrome dell'amore: perché la malattia colpisce di più le donne. Studi su un farmaco

I soggetti femminili avrebbero una probabilità nove volte maggiore di morire della malattia cardiaca rispetto agli uomini. Ma è diverso nella popolazione asiatica

Sindrome del cuore spezzato: grafito del St. Vincent's Hospital Heart Health

Sindrome del cuore spezzato: grafito del St. Vincent's Hospital Heart Health

Roma, 27 aprile 2021 - Si chiama 'sindrome del cuore spezzato' o cardiomiopatia di Takotsubo. E colpisce soprattutto le donne che, secondo diversi studi, avrebbero una probabilità nove volte maggiore di morirne rispetto agli uomini. A causare la malattia cardiaca sarebbero fattori emotivi stressanti, spesso a seguito di eventi traumatici, come la morte di una persona cara o la separazione familiare, che possono provocare un indebolimento del ventricolo sinistro, la principale camera di pompaggio del cuore. E la sindrome è per questo conosciuta anche come 'cardiomiopatia indotta da stress' e 'sindrome da palloncino apicale', proprio perchè "l'aumento degli ormoni dello stress inondano il cuore", come ha spiegato un team della Monash University di Melbourne, e impediscono al ventricolo sinistro di contrarsi come fa normalmente. La maggior parte dei pazienti guarisce entro due mesi, ma per il 20% è fatale. Perchè le donne ne sono più colpite? E soprattutto c'è un rimedio? Spieghiamo tutto qui sotto. 

Perchè le donne sono più colpite

Come ha spiegato il professor Sam El-Osta, della Monash University di Melbourne, al Daily Mail Australia, diversi studi hanno dimostrato che le donne hanno una probabilità nove volte maggiore di morire di sindrome del cuore spezzato rispetto agli uomini, specialmente dopo la menopausa. E uno dei risultati più significativi è stato proprio capire il modo in cui la condizione cardiaca è più fatale nei soggetti femminili. "Riteniamo che sia correlato alla regolazione ormonale - ha spiegato El-Osta -: i nostri ormoni regolano l'espressione genica e hanno un enorme impatto sul causare danni al cuore".

Le differenze nella popolazione asiatica

Ma anche i fattori culturali possono influire. Il professor El-Osta ha infatti evidenziato come negli studi sulle popolazioni asiatiche il divario fra uomini e donne non era così pesante. "Le donne nei paesi occidentali hanno molte più probabilità degli uomini di sperimentare la condizione di sindrome del cuore spezzato, e molta più probabilità di morire", ha detto El-Osta. "Ma in Giappone e in altri paesi asiatici i tassi di Takotsubo sono divisi in modo più equo tra uomini e donne". E' quindi "possibile", ha sostenuto l'esperto, che le norme culturali sugli uomini che non mostrano emozioni nei paesi occidentali possano spiegare perché gli uomini hanno tassi più bassi di questa condizione.

Gli studi sul rimedio

Il team di Monash del professor El-Osta ha condotto uno studio, utilizzando topi, che ha dimostrato che un farmaco, approvato per il trattamento del cancro in Australia, "ha migliorato notevolmente la salute cardiaca e ha invertito il cuore spezzato". Si chiama acido suberaniloidrossamico, o Saha, e funziona fornendo un beneficio protettivo ai geni e in particolare all'indice di acetilazione / deacetilazione (Ac / Dc), un processo importante che regola l'espressione genica. 

L'acido suberaniloidrossamico è venduto in Australia come 'Zonlinza vorinostat' per i pazienti con linfoma a cellule T. Ma ancora non è approvato per il trattamento della sindrome del cuore spezzato. Il professor El-Osta ha detto che era improbabile che ciò accadesse: "Stiamo lavorando sul continuo sviluppo di composti come Saha per migliorare il beneficio cardiaco e una vita più sana", ha affermato l'esperto. Ma, ha aggiunto, saranno necessarie ulteriori ricerche sulla condizione, ma anche sulla salute delle donne in generale. "Chiaramente esiste una biologia molecolare correlata all'insufficienza cardiaca - ha concluso El-Osta - ed è ben noto che è causata da situazioni di salute mentale stressanti. Comprese reazioni estremamente emotive che seguono qualcosa come la separazione, il divorzio o l'ascolto della morte di qualcuno di speciale. La mente e il cuore sono veramente connessi, genuinamente connessi. Lo sappiamo adesso". Per il professor El-Osta è quindi "possibile" che chiunque provasse dolore al petto, dopo un evento come una rottura di una relazione, potesse avere una forma lieve di sindrome del cuore spezzato, ma "questo rimane scarsamente esaminato e quindi scarsamente compreso".

Un'altra serie di ricerche recenti ha poi sostenuto che la condizione potrebbe verificarsi anche con qualsiasi stress estremo causato da emozioni intense. "Dopo che questa condizione relativamente rara è stata descritta per la prima volta nel 1990 - ha scritto l'European Heart Journal in Marzo -, le prove hanno suggerito che è tipicamente innescata da episodi di grave disagio emotivo, come dolore, rabbia o paura, o reazioni a eventi felici o gioiosi".