Texas, il sequestratore della sinagoga è britannico: ucciso, liberati gli ostaggi

La struttura circondata dalle squadre speciali della polizia, poi il blitz. Biden: "Un atto di terrore"

Uomini della SWAT fuori dalla sinagoga di Colleyville (Ansa)

Uomini della SWAT fuori dalla sinagoga di Colleyville (Ansa)

New York, 15 gennaio 2022 - Ore di paura in Texas, per un attentato alla sinagoga di Colleyville. Un rabbino e altri tre fedeli sono stati presi in ostaggio: il sequestratore è stato identificato dall'Fbi nel 44enne di nazionalità britannica Malik Faisal Akram, e non il pachistano Muhammad Siddiqui, come riportato inizialmente. Dopo 11 ore di trattative con le forze speciali statunitensi, il blitz delle teste di cuoio durante il quale l'attentatore è stato ucciso, mentre tutti gli ostaggi sono stati liberati.

L'attacco

Il sequestratore ha fatto irruzione armato durante lo Shabbat nella cittadina vicino a Dallas, la cerimonia era seguita in diretta su Facebook da 8 mila persone (poi interrotta). Sul posto sono immediatamente arrivati gli uomini del corpo speciale degli SWAT, l'Fbi e i negoziatori. La Casa Bianca è stata informata dell'emergenza, il presidente Joe Biden ha seguito l'evolversi della situazione fino al blitz delle forze speciali che ha consentito di porre fine al sequestro. "Ci opporremo a qualsiasi forma di estremismo e antisemitismo", ha dichiarato il numero uno della Casa Bianca al termine dell'operazione. 

Il sequestro "è stato un atto di terrore", ha sottolineato Biden. 

L'uomo chiedeva la liberazione di Aafia Siddiqui, ora in carcere per terrorismo. "Fatemi parlare con lei" avrebbe gridato, sostenendo che fosse sua sorella. La Siddiqui è considerata dalla giustizia americana legata ad al Qaeda, e sta scontando 86 anni di carcere per aver cercato di uccidere soldati americani e agenti dell'Fbi durante l'interrogatorio dopo il suo arresto nel 2008, nella provincia afghana di Ghanzi. Quando fu fermata la donna, una neuroscienziata pakistana soprannominata "Lady al Qaeda", aveva con sé documenti su come produrre armi chimiche e su come trasformare l'Ebola in arma.

In Pakistan proteste per la carcerazione di Aafia Siddiqui (Ansa)

Il sequestratore ha parlato del tempo trascorso in Gran Bretagna, e ha chiesto "cosa c'è di sbagliato in America". Poi ha detto: "Non piangete per me, io morirò", aggiungendo che lascia 6 bambini.  

Chi è Aafia Siddiqui

Aafia Siddiqui è madre di tre figli, è laureata al Mit ed alla Brandies University. Al prestigioso Massachussetts Institute of Technology (Mit) ha conseguito un dottorato in scienze neurologiche. Nel 2002 è rientrata in Pakistan, poi è svanita nel nulla con i figli nel marzo successivo dopo l'arresto del terrorista Khalid Shaykh Muhammad (per la Commissione Usa sul terrorismo è "il principale architetto degli attacchi dell'11 settembre"). Il suo secondo marito è un nipote proprio di Khalid Shaykh Muhammad, l'informatico Ammar al-Baluchi. Nel 2004 l'Fbi ha inserito la donna nella lista dei più pericolosi collaboratori di al-Qaeda. I famigliari invece accusano gli Stati Uniti di torture e abusi nei suoi confronti nel periodo dal 2003 al 2008 nel carcere di Bagram, in Afghanistan.

Ora Siddiqui è detenuta al Federal Medical Center Carswell, penitenziario femminile nei pressi di Fort Worth. Lo scorso luglio ha denunciato di essere stata attaccata da un'altra detenuta e poi messa in isolamento. Anche il governo pachistano ha presentato una protesta.